Dopo un inizio al rallentatore, la stagione degli uragani atlantici del 2022 è in piena attività. Mentre l’uragano Ian ha appena raggiunto la categoria 4, minacciando un impatto devastante sulla Florida, solo pochi giorni fa l’uragano Fiona ha seminato distruzione e morte dai Caraibi al Canada.
Il 18 settembre, l’uragano Fiona ha devastato Porto Rico, provocando un blackout che ha colpito quasi il 90% dell’isola e causando 4 vittime. Poi, l’uragano ha sferzato la Repubblica Dominicana con piogge torrenziali e forti venti, costringendo decine di migliaia di persone a lasciare le loro case e provocando altre 2 vittime. Quando è arrivato sulla costa atlantica del Canada, sabato 24 settembre, ha prodotto venti e mareggiate devastanti che hanno creato danni ingenti.
Nell’animazione in calce del MyOceanViewer del Copernicus Marine Service, è rappresentato il viaggio dell’uragano Fiona nell’Oceano Atlantico tra il 15 e il 26 settembre. Fiona non ha portato solo forti venti e precipitazioni disastrose, ma ha causato anche onde alte diversi metri. L’animazione indica onde fino a 6 metri di altezza non solo in mare aperto, ma anche sulle coste di Porto Rico, Repubblica Dominicana, isole Turks & Caicos e Bahamas.
Onde fino a 6 metri di altezza anche lungo le coste della Nuova Scozia, in Canada, dove serviranno mesi per riparare i danni disastrosi provocati dalla tempesta. In Canada, Fiona ha colpito la Nuova Scozia, l’Isola del Principe Edoardo, Terranova e Québec: il bilancio è di case distrutte, gravi blackout e la morte di 2 persone.
Nell’animazione è visibile anche l’uragano Ian.