I formaggi molli sono gli alimenti a rischio listeria con i quali si corrono i pericoli maggiori. Al primo posto dell’elenco è presente il formaggio molle con muffa in superficie (come il Brie e il Camembert), seguito dal formaggio molle con muffa nella massa (come il gorgonzola). In seguito vi sono tutti i tipi di patè, il latte crudo, il salmone affumicato, i salumi poco stagionati ed i cibi poco cotti, ma anche la frutta e la verdura.
L’elenco è stato pubblicato sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), mentre il Ministero della Salute consiglia di adottare semplici regole nella manipolazione degli alimenti, anche in casa propria, per ridurre il rischio di contrarre la listeriosi. In particolare, spiega il Ministero sul suo sito, è consigliato “lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali della cucina che vengono a contatto con gli alimenti come utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette“.
E’ importante, inoltre, “conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi“. Poi è fondamentale “cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta“, a partire dalla carne insaccata. E’ bene, dice infine il Ministero, “non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumare cotti“, e quando lo si fa, conservarli in frigo e riscaldarli ad alta temperatura prima del consumo, visto che il batterio listeria è sensibile alle alte temperature.
Prevenzione
Anche l’Istituto Superiore di Sanità sottolinea che il modo migliore per prevenire la listeriosi è lavarsi sempre e accuratamente le mani prima e dopo la preparazione dei cibi, ma anche lavare accuratamente verdura e frutta, pure prima di essere sbucciate, separare sempre gli alimenti crudi da quelli pronti al consumo. Le precauzioni per questi ultimi alimenti sono: non consumarli dopo la data di scadenza espressa con la dicitura “da consumarsi entro…“, assicurarsi che la temperatura del frigorifero domestico non superi i 4°C, seguire le istruzioni di conservazione riportate sulle etichette dei prodotti.