In corso indagini su un nuovo decesso per meningite da Listeria monocytogenes, forse legato alla contaminazione che la scorsa settimana ha portato al ritiro dal mercato, da parte dell’azienda produttrice (la ditta agricola Tre Valli) di alcuni lotti di wurstel a base di carni avicole. I risultati consentiranno di capire se il decesso di un 83enne di Alessandria è legato al cluster di listeriosi alimentare, che conta 66 casi segnalati in Italia dal 2020 e tre decessi in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna fra fine 2021 e giugno di quest’anno.
Dopo la segnalazione dall’azienda ospedaliera di Alessandria, dove l’anziano è arrivato trasferito dal reparto di Neurologia del presidio di Novi Ligure, l’Asl ha istruito la vicenda. Su richiesta della figlia è stata avviata un’indagine epidemiologica e sono stati fatti campionamenti sui cibi ingeriti dall’uomo che, nei giorni prima del ricovero, avrebbe mangiato anche wurstel crudi. Gli accertamenti sul paziente avrebbero evidenziato un’infezione da Listeria, ma è necessaria la tipizzazione del ceppo prelevato a Novi per confermare si tratti del ceppo St 155 di Listeria, fatale per altre 3 persone – tra dicembre 2021 e giugno 2022 – in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna. Quello alessandrino potrebbe essere il quarto caso.
Saranno i risultati degli esami in corso all’Istituto Zooprofilattico di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta a fare chiarezza sulle cause del decesso.
In una nota di fine settembre il Ministero della Salute ha spiegato che le verifiche effettuate dal gruppo di lavoro – istituito per fronteggiare la diffusione del batterio Listeria monocytogenes dopo l’aumento di casi – hanno rilevato una correlazione e la presenza del ceppo di Listeria St 155 in wurstel a base di carni avicole, prodotti dalla ditta Agricola Tre Valli – It 04 M Ce. La presenza è stata confermata anche da campionamenti effettuati in stabilimento. L’azienda ha avviato tutte le misure a tutela del consumatore con il ritiro dei lotti risultati positivi (1785417 e 01810919) e, in applicazione del principio di massima precauzione, di tutti quelli prodotti prima del 12 settembre 2022.
Dalla cottura all’igiene, come proteggersi dalla Listeria
A spiegare come è possibile difendersi è il Ministero della Salute. In particolare, si legge sul sito web, si consiglia di “lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali della cucina che vengono a contatto con gli alimenti come utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette“. E’ importante, inoltre, “conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi“.
Fondamentale, poi, “cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta“, a partire dalla carne insaccata. E’ opportuno “non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumare cotti“, e quando lo si fa, conservarli in frigo e riscaldarli a alta temperatura prima del consumo, visto che il batterio listeria è sensibile alle alte temperature. Per lo stesso motivo, gli esperti consigliano di “non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta“.
Listeria monocytogenes
Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, è un batterio che può essere presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione e può contaminare diversi alimenti come, latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, insaccati poco stagionati. La principale via di trasmissione per l’uomo è quella alimentare.
La gravità dei sintomi va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino a forme setticemiche, meningiti o aborto che possono verificarsi nei soggetti debilitati o immunodepressi. La listeria resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento mentre è molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti. Per questo il Ministero “invita i consumatori a prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti, nel caso specifico dei würstel“, che normalmente comportano la cottura prima del consumo.