Chi è Annamaria Bernini, il nuovo Ministro dell’Università e della Ricerca

Laureata in Giurisprudenza all'università di Bologna, schierata a favore dei diritti civili
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Si è tenuto oggi il giuramento del nuovo governo, che quindi entra ufficialmente in carica.

Annamaria Bernini, già Ministro per le Politiche europee nel governo Berlusconi IV, nel 2011, nel governo Meloni assume la carica di Ministro dell’Università e della Ricerca.

Bolognese, 57 anni, è capogruppo uscente di Forza Italia al Senato oltre che vicecoordinatrice nazionale del partito dal 15 febbraio 2021. Nata il 17 agosto 1965, ha respirato politica da sempre: suo padre era Giorgio Bernini (1928-2020), giurista all’ONU, deputato e ministro del commercio con l’estero nel primo governo Berlusconi. Nel ’91 si è laureata in Giurisprudenza all’Università di Bologna e negli anni successivi ha proseguito la carriera accademica presso la stessa università diventando professoressa associata di Diritto pubblico comparato e specializzandosi, come suo padre, in arbitrato interno e arbitrato internazionale. Ha lavorato presso lo studio legale di famiglia e ha esercitato la professione forense nel ramo civilistico e in quello del diritto amministrativo. Nella sua carriera politica, Anna Maria Bernini ha sempre militato nel centrodestra. E’ stata Ministro per le Politiche europee dal 27 luglio al 16 novembre 2011. Nel 2013 Bernini è eletta senatrice con il Popolo delle libertà, poi ha aderito a Forza Italia con cui si è candidata ed è stata eletta di nuovo al Senato nel 2018.

L’esponente di Forza Italia si è schierata, negli anni scorsi, a favore dei diritti civili. Sulla proposta di legge con la “stepchild adoption” ha votato a favore del testo, in dissenso dal proprio gruppo parlamentare.

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