Commentando lo stop programmato alle auto diesel e benzina dal 2035, in un’intervista al Sole 24 Ore, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha affermato: “Ci siamo trovati un quadro praticamente in gran parte già definito. Ferma restando la scadenza del 2035, bisogna comunque tener presente i risultati ottenuti sulle proposte italiane, relativamente alla curva di riduzione delle emissioni che definisce la ripartizione degli oneri tra le case produttrici, migliorativa per i nostri veicoli commerciali, alle produzioni di nicchia, alla questione dei CO2 neutral fuels che verrà approfondita con uno studio ad hoc. Vi sono comunque ancora margini di intervento su cui faremo squadra“.
Il Ministro ha sottolineato che è necessario “salvaguardare una filiera importante del sistema produttivo italiano. Deve essere un impegno duplice: alla gigafactory si deve abbinare la produzione delle Cinquecento elettriche nello stabilimento di Mirafiori. Stiamo dialogando con Stellantis nell’interesse del Paese che credo coincida con l’interesse dell’azienda“.
Sull’industria italiana e sul passaggio all’auto elettrica, Urso ha dichiarato: “Sarà necessario investire molto in innovazione e sulla filiera dell’accumulo, per questo l’Italia è impegnata in due grandi progetti cosiddetti Ipcei sulle batterie per quasi un miliardo e mezzo. Ad essi si sommano misure del Pnrr e ordinarie. Risorse significativa saranno impegnate nell’ambito di un chiaro disegno strategico“.