La natura è in tilt con il caldo record che ha fatto scattare l’allarme siccità fuori stagione per tutte le colture in campo, con gli imprenditori agricoli che stanno intervenendo addirittura con irrigazioni di soccorso per non compromettere le coltivazioni, dalle semine di grano ai kiwi prossimi alla raccolta, dal radicchio ai carciofi fino agli ortaggi lungo tutta la Penisola. È l’allarme della Coldiretti sugli effetti delle alte temperature che stanno sconvolgendo la vita di piante e animali.
Nelle campagne gli effetti si fanno sentire anche – precisa la Coldiretti in una nota – per i parassiti che sono rimasti attivi con le temperature miti e attaccano più facilmente le colture ancora in campo, come avviene peraltro nelle città dove sono ancora diffuse zanzare e mosche. Il caldo sta anche provocando l’allungamento della fase vegetativa delle piante con il pericolo di esporle ai danni di un prevedibile successivo abbassamento delle temperature e la conseguente diminuzione del potenziale produttivo.
Sui colli Euganei per le elevate temperatura e per la mancanza di escursione termica tra notte e giorno sono addirittura già fiorite le mimose che ora sono esposte all’arrivo delle gelate prima dell’appuntamento dell’8 marzo.
Una conferma del cambiamento climatico in atto – continua Coldiretti – con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che quest’anno – conclude la Coldiretti – superano già i 6 miliardi di euro dall’inizio dell’anno, pari al 10 per cento della produzione nazionale.