Si chiamavano Roberto Mazzone (62 anni di Salerno) e Matteo Pozzoli (58 anni di Erba) i piloti del Canadair che ieri pomeriggio è precipitato alle falde dell’Etna, nei pressi di Linguaglossa, durante un’attività anti incendio per un vasto rogo divampato nel versante jonico della Sicilia orientale. Ad avere i comandi del velivolo era il pilota Roberto Mazzone, salernitano molto conosciuto in città, abile pilota d’aereo e istruttore di volo e volontario dell’associazione Soccorso Amico di Salerno. Circa venti anni fa Mazzone, grazie alle proprie abilità, riuscì ad atterrare, alla guida di un aereo da turismo in avaria, sul lungomare di Salerno. Era il 2003 e Mazzone era alla guida di un Cessna 150 su cui stava facendo una lezione con un allievo quando l’aeroplano sul quale volavano andò in avaria. Doveva atterrare perché si spense il motore, ma erano proprio sopra la spiaggetta di Santa Teresa ma vedendo che c’erano bambini che giocavano a pallone virò sulle piante del lungomare. Riuscì a venirne fuori illeso, lui come pure il ragazzo al suo fianco.
“Un uomo buono, un padre di famiglia, un pilota esperto. Ma soprattutto un eroe appassionato che ha vissuto al servizio del prossimo“, lo ricorda all’Adnkronos Gennaro D’Alessio, amico di una vita. “Ha sempre pilotato aerei, aveva trasformato la sua passione in lavoro e aveva esperienza da vendere – dice – non so cosa possa essere successo“. “Dieci minuti dopo l’incidente – racconta ancora Gennaro – ieri pomeriggio, sono stato chiamato dal responsabile dell’associazione Soccorso Amico che ci accomuna e ci lega ancora oggi, nonostante le nostre rispettive famiglie e le nostre vite ci abbiano portato lontano. Insieme siamo stati in prima linea nel terremoto dell’Irpinia, salimmo sull’ambulanza alle 7,30 del 23 novembre 1980, tornammo a casa dopo 20 giorni. Avevamo 21 anni, da allora siamo cresciuti, maturati, invecchiati“.
I due piloti precipitati ieri sull’Etna non sono ancora stati ritrovati. Purtroppo l’aereo è letteralmente esploso dopo lo schianto con la montagna ed è molto difficile recuperare i resti delle due vittime. In queste ore sono in viaggio verso la Sicilia i parenti dei due piloti.
I sindacati chiedono di accertare le responsabilità della tragedia
“Siano accertate cause e responsabilità di questa nuova tragedia sul lavoro. L’intervento delle istituzioni sul tema non e’ più procrastinabile”: lo afferma l’Unione Territoriale del Lavoro e la federazione provinciale Trasporto aereo della Ugl di Catania in merito all’incidente aereo di ieri sull’Etna, nell’area di Linguaglossa. Per la Ugl etnea “e’ chiaro che si tratta, ancora una volta, di un incidente sul lavoro che la nostra provincia si trova a commentare inerme nel giro di pochi mesi nel 2022 e oggi e’ più che mai non procrastinabile un intervento delle istituzioni governative sul tema, forte e determinato”. La Uil Sicilia e Area Vasta, guidata da Luisella Lionti, a sua volta esprime cordoglio: “A perdere la vita sono due lavoratori. Non e’ possibile andare a lavorare e non fare più ritorno a casa. Diciamo basta a questa strage silenziosa e ribadiamo che la sicurezza e’ fondamentale. Si deve salvaguardare la vita di tutti i lavoratori”. Per la Cisl “i due piloti che sono rimasti vittime della loro coscienza professionale. E del loro lavoro. Alle famiglie e alla loro azienda manifestiamo il cordoglio della Cisl Sicilia e rivolgiamo loro le nostre piu’ sincere condoglianze”.
La solidarietà della Croce Rossa
“Esprimo, a nome della Croce Rossa Italiana, grande dolore per il grave incidente che ha visto precipitare un canadair impegnato a domare un incendio in Sicilia. La solidarieta’ dell’Associazione va alle famiglie dell’equipaggio, ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile e a tutti i soccorritori impegnati in queste difficili ore”. Cosi’ il Presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca.
Le parole del Sindaco di Linguaglossa
“Stamattina mi sono recato nel luogo in cui prosegue la ricerca dei due piloti dispersi. Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza sta effettuando una mappatura dell’area dove ha avuto luogo l’impatto. Una volta acquisita la mappatura poi si recherà nel luogo esatto, dove è precipitato il Canadair, per verificare meglio quanto accaduto”. Così a LaPresse il sindaco di Linguaglossa, Luca Stagnitta, che stamattina si è recato in prossimità del luogo dove ieri pomeriggio è precipitato il canadair, ossia nel monte Calcinera, alla periferia di Linguaglossa, sul versante Nord dell’Etna. In seguito all’impatto il Canadair è esploso e risultano dispersi i due piloti che erano a bordo del velivolo. “Il luogo dell’impatto non è stato fino ad ora accessibile – prosegue – perché era molto caldo. La mia comunità manifesta la propria vicinanza alle famiglie dei due piloti. Abbiamo annullato un evento che era in programma questa sera, una fiera di prodotti tipici della zona, non c’è aria di festa a Linguaglossa. Vogliamo mostrare la nostra vicinanza alle famiglie dei piloti che risultano ancora dispersi”, conclude il primo cittadino di Linguaglossa.