Il Ciad è colpito da inondazioni di portata eccezionale. Le piogge torrenziali hanno provocato l’esondazione del fiume Chari la scorsa settimana, con decine di case distrutte a Walia, un quartiere ubicato a sud della capitale Ndjamena. I livelli dell’acqua sono giunti fino a cinque metri – stima che i funzionari locali dicono essere senza precedenti – spazzando via le protezioni improvvisate messe su dagli abitanti.
Dalla fine di giugno, oltre 340 mila persone in Ciad sono state colpite dalle inondazioni, secondo una relazione provvisoria dell’Onu. Nella sola area attorno a Walia, le persone colpite sono più di 60 mila, stando a quanto riferito dalle autorità. “La maggior parte del distretto è sott’acqua“, ha detto il sindaco, Mahamat Saleh Kerima. A Ndjamena è stata allestita una tendopoli per dare rifugi di emergenza alle vittime delle alluvioni.
La stagione delle piogge nel Sahel va da giugno a settembre e causa regolarmente varie vittime in tutta la regione, ma quest’anno gli esperti parlano di precipitazioni e conseguenti devastazioni di portata eccezionale.