Covid, multe annullate agli over 50 e addio al bollettino quotidiano: la svolta del nuovo Governo è ufficiale

Covid, il governo guidato da Giorgia Meloni ha deciso: annullate le multe agli over 50 non vaccinati, basta col bollettino quotidiano e reintegrati medici e operatori sanitari sopesi
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Il Ministro della Salute Orazio Schillaci, a sei mesi dalla sospensione dello stato d’emergenza e in considerazione dell’andamento del contagio da Covid-19, ritiene opportuno avviare un progressivo ritorno alla normalità nelle attività e nei comportamenti, ispirati a criteri di responsabilità e rispetto delle norme vigenti“. Spiega la nota del ministero. “Pertanto, anche in base alle indicazioni prevalenti in ambito medico e scientifico, si procederà alla sospensione della pubblicazione giornaliera del bollettino dei dati relativi alla diffusione dell’epidemia, ai ricoveri e ai decessi, che sarà ora reso noto con cadenza settimanale, fatta salva la possibilità per le autorità competenti di acquisire in qualsiasi momento le informazioni necessarie al controllo della situazione e all’adozione dei provvedimenti del caso“.

Per quanto riguarda il personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all’obbligo vaccinale e l’annullamento delle multe previste dal dl 44/21, in vista della scadenza al prossimo 31 dicembre delle disposizioni in vigore e della preoccupante carenza di personale medico e sanitario segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie e territoriali, conclude il ministero, è in via di definizione un provvedimento che consentirà il reintegro in servizio del suddetto personale prima del termine di scadenza della sospensione“.

Il neo ministro alla Salute Schillaci, quindi, ha deciso di annullare anche le multe agli over 50 non vaccinati, oltre a sospendere la pubblicazione quotidiana del bollettino Covid e a reintegrare gli operatori sanitari non vaccinati che ancora erano sospesi. Le decisioni del nuovo ministro confermano quanto scriviamo da mesi: questi provvedimenti logici, scientifici e razionali si potevano fare anche prima, quando però la politica preferiva mantenere uno stato di allarme e terrore nella popolazione.

La soddisfazione dell’ordine dei medici: “tornare alla normalità”

Bene lo stop ai bollettini Covid quotidiani, e anche l’anticipo del reintegro dei medici sospesi per inadempienza dell’obbligo vaccinale, misure annunciate dal ministro Schillaci, perché “è ora di tornare a una gestione ordinaria“. E’ il commento all’AGI di Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo). “Mi pare che il ministro – spiega Anelli – abbia un’idea caratterizzata dal senso di responsabilità e da un ragionamento che tiene conto dell’andamento della pandemia. Si va verso una gestione ordinaria, di normalizzazione, e in questo senso rendere il bollettino settimanale mi pare coerente. Chiederei solo – aggiunge – che sia una decisione non statica né ideologica ma flessibile: se succede come in Germania dove i casi e i decessi sono aumentati potremmo tornare ad avere una percezione più frequente di quello che sta succedendo“. Quanto al reintegro dei medici, Anelli è pragmatico: “Prima o dopo cambia poco. Era già previsto, si anticipa solo di qualche settimana sempre nell’ottica di un ritorno alla normalità. Ovviamente non si sconfessa la validità delle soluzioni passate: vaccini, mascherine, sono e sono stati fondamentali. Ma è un cambio di paradigma: non più lo Stato centrale che vara misure emergenziali, ma la gestione dell’ordinario, tramite i datori di lavoro, i medici competenti. I meccanismi di tutela della salute sono in piedi, non ci sarà un ‘liberi tutti’ ma solo un ritornoalla normalità“.

Bassetti: “giustissimo tornare alla normalità”

Trovo la decisione di togliere il bollettino giustissima. Ho apprezzato molto le parole di Schillaci su ‘un ritorno progressivo alla normalità’ e la cosa più urgente è tornare alla normalità in ospedale per il Covid. E’ necessario togliere l’isolamento obbligatorio dei positivi, creare bolle nei reparti e togliere il bollettino quotidiano. Inoltre andrebbero fatti meno tamponi anche a chi entra in ospedale. Mi sembra si vada nella direzione di una normalizzazione del fenomeno e questo è importante“. E’ il commento all’AGI dell’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, in relazione alla decisione del ministero della Salute di un progressivo ritorno alla normalità pre-pandemia. “Schillaci ha dato un messaggio giusto di un uomo di sanità – aggiunge -. Credo vada valutato bene anche il reintegro dei sanitari. Secondo me è buona norma che un medico e un infermiere si protegge dalle infezione. Oggi è meno urgente, ma io preferisco avere personale nel mio reparto comunque protetto. Si potrebbe pensare a un obbligo solo in reparti delicati: terapia intensiva, al pronto soccorso e in malattie infettive“. Secondo Bassetti, “importante sarebbe anche capire chi è in ospedale per la polmonite da Covid. Dati normali che, se richiesti, possono essere forniti da ogni ospedale“.

Applausi anche dall’ordine dei farmacisti: “scelta di buon senso”

Condividiamo la decisione del Ministro Schillaci di modificare le modalità di divulgazione dei dati sull’andamento della pandemia, stabilendo la pubblicazione di un bollettino Covid con cadenza settimanale“. Lo dichiara il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), Andrea Mandelli, commentando l’annuncio diffuso questa mattina dal ministro della Salute sullo stop al bollettino Covid quotidiano e il reintegro del personale sanitario sospeso perché non vaccinato. “Questo non significa abbassare la guardia – continua Mandellima è evidente che la fase più complicata della pandemia è ormai alle spalle e dobbiamo imparare a convivere con il virus, anche grazie al fatto che la gran parte della popolazione e’ vaccinata e disponiamo di nuovi vaccini ed efficaci armi terapeutiche. L’immunizzazione resta la strada maestra da percorrere, soprattutto per mettere in protezione le persone più fragili e gli anziani“. “Registriamo positivamente anche la decisione del ministro Schillaci relativa al reintegro dei sanitari sospesi per mancato adempimento dell’obbligo vaccinale, che rischiava di aggravare la situazione, già di per sé critica, della carenza di personale che riguarda anche i farmacisti, oltre ad avere generato non poche incertezze operative per gli Ordini professionali“, conclude il presidente FOFI.

Ricciardi: “molto perplesso su bollettini, errore grave riammettere i non vaccinati. Io avrei continuato con le mascherine”

E’ una decisione che mi lascia molto perplesso quella di Schillaci: l’importante è che almeno l’accesso ai dati sia garantito. Le strategie di comunicazione per il pubblico sono discrezionali, ma l’andamento dell’epidemia è preoccupante e quindi l’occhio degli epidemiologi è fondamentale“. Lo dice all’AGI Walter Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica di Roma e consigliere dell’ex ministro Speranza, in relazione alla decisione del ministero della Salute di abbandonare progressivamente le misure e tornare al pre-pandemia. “E’ un errore gravissimo inoltre far tornare i sanitari non vaccinati a lavorare. Io avrei tenuto anche le mascherine nei luoghi affollati dove ci sono fragili. Dunque lasciare gli operatori non vaccinati accanto ai più deboli in ospedale è un errore gravissimo nei confronti di loro stessi e soprattutto dei pazienti“.

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