I politici “non dovrebbero seguire la scienza, ma ascoltarla con attenzione, per poi prendere delle decisioni. E il compito degli scienziati è dire le cose come stanno“: lo ha affermato, in un’intervista al Corriere della Sera Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri e ordinario di Nefrologia all’Università degli Studi di Milano.
In riferimento all’eliminazione delle restrizioni anti Covid, Remuzzi ha affermato: “Quello che possiamo fare è analizzare la situazione attuale: il virus continua a cambiare, si fanno largo nuove varianti come BQ.1.1, verosimilmente avremo un aumento di contagi. La situazione diventerà problematica se saliranno anche i ricoveri, soprattutto in terapia intensiva. Per il momento non sta avvenendo“.
Le restrizioni, secondo Remuzzi, “sono state utili: bisogna ricordare che la salute non è in contrasto con lo sviluppo economico, la povertà è la principale causa di morte. Inoltre la vaccinazione non rappresenta una limitazione della libertà personale, ma va a beneficio della collettività. Così come vedersi ritirata la patente se si guida ubriachi“.
Per quanto riguarda invece il reintegro dei sanitari sospesi perché non vaccinati, Remuzzi ha sottolineato: “Chi è no vax non dovrebbe operare in campo sanitario, perché i vaccini sono il più grande strumento che abbiamo per combattere le malattie. E i vaccini contro Sars-CoV-2 sono i più sicuri ed efficaci di sempre: nel 2021 hanno salvato 20 milioni di persone nel mondo“.