L’ultimo minatore dichiarato disperso dopo l’esplosione avvenuta nella miniera di carbone di Amasra, nel nord-ovest della Turchia, è stato trovato morto, portando il bilancio delle vittime a 41. Lo ha annunciato il Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. “La nostra priorità era trovare i minatori in galleria. Finalmente siamo arrivati all’ultimo. E’ morto anche lui, portando a 41 il numero dei morti”, ha dichiarato il capo dello Stato.
Terminano così le operazioni di soccorso che andavano avanti da oltre 20 ore dopo l’esplosione avvenuta ieri sera.
I minatori presenti sul posto quando è avvenuta l’esplosione erano in tutto 110 e 58 di loro sono stati tratti in salvo o sono riusciti a fuggire. Il Ministro dell’Interno Suleyman Soylu aveva aggiunto che 11 persone sono state ricoverate in ospedale e che un minatore era stato dimesso dopo le cure.
Secondo l’agenzia di stampa turca “Anasolu”, il capo dello Stato ha ricevuto un aggiornamento dal Ministro dell’Interno Suleyman Soylu, dal Ministro del Lavoro e della sicurezza sociale, Vedat Bilgin e dal Ministro dell’Energia e delle risorse naturali, Fatih Donmez, in merito ai soccorsi e alla situazione nell’area mineraria. “Come è avvenuta l’esplosione e chi è il responsabile sarà rivelato attraverso indagini amministrative e giudiziarie. Non vogliamo più correre rischi inutili nelle nostre miniere”, ha detto Erdogan.