Cosa sono i fiumi atmosferici? A spiegarlo sulle pagine dell’Australian Geographic è il dottor Karl Kruszelnicki. Conduttore televisivo, autore e borsista Julius Sumner Miller presso la School of Physics dell’Università di Sydney. Il suo ultimo libro, Vital Science, è pubblicato da Pan MacMillan.
Sebbene esistano da millenni, spiega Kruszelnicki, i fiumi atmosferici sono stati scoperti dall’uomo solo negli ultimi 25 anni. Nel febbraio 2022, uno di essi ha scaricato chilometri cubi d’acqua sulla città di Brisbane. Un fiume atmosferico altro non è che un flusso stretto e veloce di aria umida. Può essere lungo molte migliaia di chilometri e largo poche centinaia. È un gigantesco e invisibile nastro trasportatore d’acqua nel cielo, che si muove sopra e attraverso il pianeta.
In un dato e causale momento, vi sono circa una dozzina di questi fenomeni atmosferici in tutto il mondo, la maggior parte sull’acqua. A differenza di un fiume terrestre, però, non sono fissi in posizione. I fiumi atmosferici si formano, svaniscono, si riformano ed evolvono continuamente.
I fiumi atmosferici sono indispensabili per il ciclo dell’acqua. Spostano il 90% del vapore acqueo dell’aria, e coprono meno del 10% del pianeta. Un grande fiume atmosferico può spostare un quarto di milione di tonnellate d’acqua al secondo oltre un determinato punto. Se uno diventa davvero grande, può causare disastri immani.
Quando un fiume atmosferico trasformò la California in mare
Nel 1862 un fiume suggestivo trasformò la California centrale in un mare interno temporaneo, lungo 500 km e largo 30 km. Morirono migliaia di persone e un quarto degli 800.000 capi di bestiame presenti in California all’epoca.
Sacramento, la capitale dello stato, è stata allagata da più di tre metri di acqua fangosa e ci sono voluti sei mesi per asciugarsi completamente. Per la California il disastro si tradusse in bancarotta. E solo per un piccolo impatto ecologico in più, l’acqua nella baia di San Francisco si è trasformata da acqua salata in acqua dolce.
Il caso dell’Australia
Il fiume atmosferico che ha colpito la costa orientale dell’Australia nel marzo 2021 ha causato numerose vittime, costretto
all’evacuazione di oltre 24.000 persone ed è costato all’economia australiana circa 652 milioni di dollari.
I gas serra generati dall’attività umana stanno ora catturando 600.000 bombe atomiche di Hiroshima in più ogni giorno. Ciò significa che la quantità di calore e umidità trasportate dai fiumi atmosferici è molto più alta rispetto al recente passato.
Un quarto di secolo fa non sapevamo che esistessero i fiumi atmosferici, tanto meno che il cambiamento climatico li avrebbe peggiorati. Chissà quali altre sorprese ci riserva il cambiamento climatico, si chiede Kruszelnicki.