Arriva la conferma da Elon Musk: SpaceX fornirà all’Ucraina i servizi di telecomunicazione satellitare Starlink anche se il Pentagono rifiuterà di finanziare le operazioni della rete nel Paese.
Il patron della società ha spiegato: “Anche prima che il Dipartimento della Difesa risponda, ho detto a Mikhail Fedorov che SpaceX non chiuderebbe Starlink anche se il Dipartimento della Difesa si rifiutasse di fornire finanziamenti,” ha scritto Musk su Twitter riferendosi al Ministro ucraino della Trasformazione digitale.
La dichiarazione di Musk arriva dopo un precedente annuncio in questo senso e dopo rapporto della CNN, secondo cui SpaceX ha chiesto alle forze armate statunitensi di iniziare a coprire i costi per il servizio Starlink in Ucraina. SpaceX ha inviato una lettera al Pentagono a settembre dicendo che la società non poteva più coprire gratuitamente il servizio nel Paese, aggiungendo che il costo per la società arriverebbe a 120 milioni di dollari per il resto del 2022 e circa 400 milioni di dollari per i prossimi 12 mesi. “Non siamo in grado di donare ulteriormente terminali all’Ucraina o finanziare i terminali esistenti per un periodo di tempo indefinito,” si legge nella lettera.
Starlink e l’appello dell’Ucraina
SpaceX ha iniziato a inviare terminali Starlink (che consentono l’accesso al servizio Internet satellitare della compagnia) in Ucraina alla fine di febbraio, poco dopo l’invasione delle truppe russe e dopo una richiesta pubblica di aiuto da parte di funzionari ucraini. Il presidente di SpaceX Gwynne Shotwell ha dichiarato all’epoca che la società stava lavorando al progetto per settimane prima che Mykhailo Fedorov, vice primo ministro ucraino e Ministro della trasformazione digitale del Paese, lanciasse la richiesta di aiuto tramite Twitter il 26 febbraio. Due giorni dopo, i primi terminal Starlink erano in Ucraina. Ad oggi, SpaceX ha installato circa 20mila terminali in Ucraina, secondo il New York Times.
Cos’è Starlink
Starlink è un servizio Internet a banda larga e a bassa latenza che, servendosi di una costellazione di satelliti a bassa orbita, mira a fornire un accesso globale a Internet ad alta velocità. Per fare ciò, SpaceX ha lanciato dozzine di satelliti messi in orbita durante lanci quasi settimanali. Il servizio costa 110 dollari al mese, con un costo hardware iniziale una tantum di 599 dollari.
Il lancio più recente di Starlink di SpaceX è stato il 5 ottobre, quando la società ha messo in orbita altri 52 satelliti. La società ne ha lanciati più di 3.400, con l’obiettivo di realizzare una costellazione di 12mila. SpaceX ha anche chiesto il permesso di lanciare altri 30mila satelliti oltre a quelli già in orbita, per potenziare la rete.