Non capita tutti i giorni di poter sbirciare da un buco di serratura cosmico: Hubble ha fatto proprio questo, e non se n’è nemmeno reso conto.
Una nuova foto della nebulosa a riflessione NGC 1999 è stata scattata dal telescopio spaziale Hubble e rilasciata dalla NASA e dall’Agenzia Spaziale Europea il 24 ottobre. L’immagine mostra un ritratto particolare di una vorticosa nube di gas e polvere. La nebulosa è una reliquia della formazione di una stella, V380 Orion.
Un buco di serratura cosmico
La caratteristica più distintiva della foto è senza dubbio il vuoto oscuro nel cuore della nebulosa, a forma di buco della serratura.
Quando la nebulosa è stata fotografata per la prima volta da Hubble nel 1999, si credeva che la regione centrale oscura fosse qualcosa conosciuto come un “globulo di Bok”. Si tratta di nubi fredde di gas, polvere e altre molecole così dense da impedire il passaggio di qualsiasi tipo di luce. E’ stato solo dopo successive osservazioni della nebulosa che gli astronomi hanno scoperto che la regione oscura era in realtà uno spazio vuoto. Al momento, l’origine di questa caratteristica non è nota.
La nebulosa è illuminata dall’interno dalla stella V380 Orion, e la nebulosa stessa è in realtà il materiale residuo della formazione dell’altro. La stella è di colore bianco a causa dell’intenso calore della sua superficie – circa 10.000°C, ovvero il doppio della temperatura del Sole – ed è stimata in 3,5 masse stellari.
La nebulosa è vicina alla Nebulosa di Orione, situata a circa 1.500 anni luce di distanza, in una regione attiva di formazione stellare della Via Lattea.
La foto di Hubble
La nuova immagine è stata creata utilizzando i dati d’archivio della Wide Field Planetary Camera 2 di Hubble. Lo strumento utilizza un mix di sensori ultravioletti, visibili e nel vicino infrarosso per creare l’immagine della nebulosa. Il sensore a infrarossi è probabilmente il più importante quando si osservano le nebulose, poiché gli altri sensori di Hubble non possono vedere oltre le nubi di polvere fino alle stelle, all’interno o dietro la nebulosa.
Questa capacità della luce infrarossa di passare attraverso nubi di gas e polvere è ciò che rende il James Webb Space Telescope uno strumento così importante, poiché la sua fotocamera a infrarossi è molto più sensibile di quella di Hubble e ha già rivelato immagini eccezionali di nebulose come i Pilastri della Creazione nella Nebulosa dell’Aquila.