Anche se da un punto di vista meteorologico è stato uno “scempio”, il caldo fuori stagione delle ultime due settimane ha aiutato dal punto di vista della crisi energetica e anche da quello della salute, soprattutto in termini di influenza. “In questi giorni circolano diverse forme parainfluenzali. L’influenza vera e propria è ancora ‘tenuta a bada’ dal meteo, con le temperature elevate di questi giorni. Vediamo però poca propensione a vaccinarsi da parte dei cittadini”, ha detto all’Adnkronos Salute Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg).
“Nei nostri studi – aggiunge – cominciamo a vedere malattie da raffreddamento, legate a virus minori che, comunque, dobbiamo valutare con diagnosi differenziali per il Covid“. L’appello di Scotti è a “usare questo periodo di tregua per vaccinarsi, in modo che quello che si è ottenuto negli ultimi anni, con una riduzione di casi, possa essere mantenuto. I vaccini sono ampiamente disponibili”.
Essendo diminuita la tensione sul Covid, però, “il timore è che molti cittadini che facevano la vaccinazione antinfluenzale negli anni precedenti anche per evitare che si confondesse con Covid, non lo facciano più. Dobbiamo ricordare però che, pandemia o no, la vaccinazione antinfluenzale è importante, soprattutto per i fragili, e ha dimostrato da anni di essere efficace”.