Libano, l’epidemia di colera fa paura: contagio esploso dalla vicina Siria

Preoccupazione in Libano per la diffusione dell'epidemia di colera arrivata dalla vicina Siria
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In Libano è stata creata una piattaforma unificata che sarà adottata a livello nazionale dai vari centri di assistenza sanitaria di base, dalle organizzazioni non governative e dalle agenzie delle Nazioni Unite che lavorano per combattere il colera, in coordinamento con l’Unità di gestione dei disastri della presidenza del governo e della Croce rossa libanese. Lo ha annunciato il ministro della Salute uscente, Firas Abiad, nel corso di una riunione con alcuni funzionari del ministero. Il ministro ha evidenziato la situazione emergenziale del Paese in seguito alla diffusione del colera, i cui casi confermati sono al momento 89 e i decessi tre. “Lo stato fatiscente delle reti idriche e fognarie costituisce il principale ostacolo al contenimento dell’infezione“, ha ricordato Abiad.

Il prossimo passo richiede il coordinamento degli sforzi“, ha spiegato il ministro, insistendo sulla necessità di “trasmettere accuratamente e rapidamente le informazioni“. Sulla piattaforma è prevista la pubblicazione di un aggiornamento sulla diffusione del colera nel Paese, sulla base degli ultimi dati diffusi dal ministero, accompagnati da una mappa relativa alla distribuzione dell’infezione e alle misure assunte dalle autorità per contrastarne la diffusione. Secondo il conteggio più recente dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), i primi casi in Libano dal 1993 sono emersi dopo 13 mila contagi e oltre 60 decessi registrati nella vicina Siria.

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