Martedì 8 novembre 2022, la “Luna del Castoro” scivolerà nell’ombra della Terra e sarà completamente eclissata. L’unica luce che raggiungerà la superficie lunare verrà prima filtrata dall’atmosfera terrestre, il che farà assumere alla superficie lunare una sfumatura rossa per 86 minuti.
Sarà l’ultima eclissi lunare totale fino al 2025 e la durata non sarà eguagliata fino al 2029. È sicuramente un evento da non perdere.
Il fenomeno sarà visibile in Nord America, Sud America, Australia e gran parte dell’Asia. Parte dell’eclissi si potrà vedere dalla Scandinavia settentrionale e da parti dell’Europa orientale.
Le eclissi vanno sempre “in coppia”
In genere un’eclissi solare si verifica sempre circa 2 settimane prima o dopo un’eclissi lunare: a volte ci sono 2 eclissi consecutive, ma altre volte ce ne sono 3 durante la stessa stagione di eclissi.
L’ultima eclissi che abbiamo potuto ammirare è stata solare, lo scorso 25 ottobre, e, a distanza di 2 settimane, avremo infatti un’eclissi lunare totale.
Le prossime eclissi lunari
Nel 2023, ci saranno due eclissi lunari: il 5-6 maggio, un’eclissi lunare di penombra sarà visibile, almeno in parte, dall’Europa meridionale e orientale, dall’Antartide, dalla maggior parte dell’Asia, dall’Australia, dall’Africa, nonché dagli oceani Pacifico, Indiano e Atlantico. La seconda e ultima eclissi lunare del 2023, parziale, si verificherà il 28-29 ottobre, visibile almeno in parte da Europa, Asia, Australia, Africa, Nord America, Sud America settentrionale e orientale, Artico, l’Antartide e gli oceani Pacifico, Atlantico e Indiano.
Dopo un’eclissi di penombra il 25 marzo 2024 e un’eclissi parziale il 18 settembre 2024, la prossima eclissi totale si verificherà il 14 marzo 2025. La fase totale sarà visibile in alcune parti dell’Africa, Europa, Asia, Australia e il Oceano Indiano, con la fase parziale visibile in alcune parti dell’Africa, Europa, Sud America e oceani Atlantico e Pacifico.
Cos’è un’eclissi lunare totale
Quando si verifica un’eclissi lunare totale, il nostro satellite passa nell’ombra della Terra. La luce del nostro pianeta viene rifratta attorno ai bordi dell’atmosfera e cade, filtrata, sulla superficie della Luna. Ecco da dove arriva la tonalità rossa. In parole povere, si possono immaginare i tramonti e le albe del nostro pianeta che si riflettono sulla superficie della Luna, dato che il cielo appare più rosso durante questa fase della giornata. E’ un altro modo per spiegare perché si osserva proprio quel colore, che ha portato a definirla Luna di Sangue (Blood Moon).
Le eclissi di penombra sono un po’ più complicate da vedere: si verificano quando la Luna passa solo all’interno della penombra del nostro pianeta. A volte è molto difficile vedere l’oscuramento della Luna: a seconda del grado di inquinamento luminoso, l’osservatore potrebbe essere più o meno fortunato. La Luna non diventa rossa durante un’eclissi di penombra: dovrebbe apparire un po’ più scura del solito.
Perché la Luna diventa rossa
Durante la totalità, ma anche in fase parziale avanzata, la Luna acquista il caratteristico colore rossastro (da qui il nome Luna di Sangue, o Blood Moon) a causa dell’atmosfera terrestre: quest’ultima tende a diffondere la luce blu, ed è uno dei motivi per cui il cielo appare blu visto da terra. Mentre la Terra passa tra il Sole e la Luna, la luce del Sole passa attraverso l’atmosfera terrestre e la luce blu viene dispersa. Inoltre, la luce viene rifratta o piegata e focalizzata sulla Luna. In questo senso, l’aria della Terra è come una lente gigante. La luce colpisce la Luna e viene riflessa su di noi, e così vediamo la Luna diventare rosso sangue. Dal punto di vista di un osservatore lunare, la Terra eclisserebbe il Sole e sarebbe circondata da un anello rosso di luce solare rifratta.