Gli Stati Uniti sono divisi a metà dal punto di vista meteorologico con masse d’aria contrastanti che si contrappongono sul Paese. Succede, così, che le temperature nella metà orientale degli Stati Uniti sono precipitate a valori più tipici del mese di dicembre, mentre in California e nel Pacifico nordoccidentale è tornato il caldo estivo.
Le anomalie di temperatura per i primi 14 giorni di ottobre mostrano 9-10°C oltre la norma nel Nord-Ovest degli USA e 6-7°C sotto la norma su un’area vastissima dell’Est. E il dato rilevante è che tali anomalie, così contrastanti tra loro, sono state rilevate su un periodo molto lungo (14 giorni).
Oltre 100 milioni di americani nel Midwest, nel Centro-Sud e nel Medio Atlantico sono finiti sotto allerta gelo questa settimana a causa di una precoce irruzione di aria fredda. Le allerte per gelo, che hanno incluso Arkansas e Tennessee, sono state estese fino alle coste del Golfo del Mississippi e dell’Alabama, dove le temperature minime si sono avvicinate allo zero o sono scese addirittura leggermente al di sotto.
Decine di temperature minime da record sono state raggiunte dal Minnesota al Texas nella mattina di martedì 18 ottobre, con temperature in calo fino a -11/-13°C. Des Moines, Omaha e Kansas City sono state tra le località che hanno stabilito record di temperatura minima.
Sui Grandi Laghi, nel frattempo, le nevicate effetto lago hanno fornito un primo assaggio dell’inverno. Una vera e propria tempesta di neve ha sepolto parti della penisola superiore del Michigan. Quasi 30.000 interruzioni di corrente sono state segnalate nella penisola superiore a causa delle nevicate e dei forti venti che hanno spezzato rami di alberi e linee elettriche. Fiocchi di neve sono stati avvistati anche a Chicago, mentre Madison, nel Wisconsin, ha registrato la neve misurabile più precoce in 32 anni con una leggera spolverata.
Tutto il contrario sulla costa occidentale degli Stati Uniti, dove l’inizio della settimana ha portato massime anche oltre i +30°C.
La configurazione meteorologica
La causa di questa particolare configurazione meteorologica sugli Stati Uniti è una corrente a getto altamente amplificata o ondulata. La sua risalita verso nord sopra gli Stati Uniti occidentali ha consentito l’affermazione dell’alta pressione. Mentre sopra gli Stati Uniti orientali, c’è una bassa pressione sopra i Grandi Laghi, con aria gelida che si sta riversando verso sud all’interno della flessione della corrente a getto, determinando temperature gelide fino alla costa del Golfo.
Freddo sugli USA orientali
La mattina del 18 ottobre ha portato temperature record dall’Upper Midwest al Centro-Sud degli USA. Des Moines (Iowa) è scesa a -6,1°C martedì mattina, stabilendo un record per la giornata e rappresentando il clima più freddo così presto nella stagione dal 1987. Anche Kansas City (Missouri) ha battuto il record di temperatura minima mattutina con -3,9°C e Omaha (Nebraska) ha raggiunto una minima record di -8,9°C, la più fredda mai registrata così presto nella stagione.
Caldo sugli USA occidentali
Sugli Stati Uniti occidentali, invece, le temperature sono aumentate. Domenica 16 ottobre, Seattle ha subito un’anomalia estrema, raggiungendo i +31,1°C, il secondo giorno di ottobre più caldo mai registrato in quasi 130 anni di osservazione e il giorno più caldo mai registrato così tardi nella stagione. Lunedì 17, ha raggiunto i +19°C, per un calo di 12°C rispetto al giorno precedente, ma era ancora più caldo del normale: si è rivelato il quinto 17 ottobre più caldo degli ultimi 78 anni.