Secondo un nuovo studio, è probabile che il riscaldamento dello strato superiore dell’oceano nel Pacifico equatoriale, una regione oceanografica chiave nel sistema climatico terrestre, renda più piovosa la stagione dei monsoni dell’Asia orientale.
I recenti aumenti nel contenuto di calore dell’oceano – dove l’energia viene assorbita dalle acque – sono stati implicati nell’intensificazione delle tempeste tropicali che traggono energia dalla superficie dell’oceano. Il legame tra il riscaldamento degli oceani e le precipitazioni sulla terraferma è, tuttavia, meno chiaro. Il nuovo studio, pubblicato sulla rivista Nature, fornisce informazioni su questo collegamento.
“Il nostro studio suggerisce che le variazioni nella struttura termica dell’oceano influiscono sull’erogazione di umidità, calore latente e su ciò che accade quando arrivano sulla terraferma“, ha affermato Yair Rosenthal, Professore di scienze marine e costiere presso la Rutgers University.
Rosenthal ha affermato che i cambiamenti nel gradiente di temperatura latitudinale – la differenza di temperatura della superficie del mare tra le basse e le alte latitudini – non solo controllano il modo in cui l’energia viene assorbita dallo strato superiore dell’oceano equatoriale, ma anche il modo in cui i venti trasportano l’umidità dall’oceano sulla terraferma.
Lo studio, guidato da Zhimin Jian della Tongji University in Cina, ha scoperto che negli ultimi 360.000 anni, l’aumento delle piogge monsoniche nella Cina orientale è correlato con l’aumento del contenuto di calore dell’Indo-Pacific Warm Pool, una regione in cui le temperature della superficie del mare rimangono sopra circa +28°C tutto l’anno, probabilmente a causa del migliore trasporto di umidità e calore latente assorbiti nel vapore acqueo dall’oceano al continente.
Secondo lo studio, i cambiamenti nel contenuto di calore dello stato superiore dell’oceano seguono i cambiamenti nell’orbita terrestre che si verificano circa ogni 23.000 anni e cambiano la distribuzione della radiazione solare in entrata a ciascuna latitudine.
Utilizzando due specie di foraminiferi (organismi marini calcarei) – uno che vive in superficie e l’altro che vive a circa 200 metri sotto la superficie del mare – gli scienziati hanno ricostruito come la struttura termica dell’oceano superiore ottiene il suo calore e la sua energia. Hanno confrontato i loro risultati con simulazioni di modelli climatici e ricostruzioni delle precipitazioni monsoniche nella Cina orientale per lo stesso periodo.
L’accoppiamento del contenuto di calore oceanico e delle variazioni dei monsoni, entrambi coordinati dai cambiamenti di insolazione su scale temporali astronomiche, è fondamentale per regolare l’idroclima globale, affermano gli autori dello studio.