Morto Tullio Pozzan, vicino al Nobel per le scoperte sull’Alzheimer

Per la sua attività scientifica Pozzan ha ricevuto numerosi riconoscimenti
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Addio a Tullio Pozzan, studioso da tempo considerato tra i papabili al Premio Nobel per la medicina per la scoperta del sistema di comunicazione tra le cellule grazie ai livelli di calcio. E’ scomparso ieri sabato 15 ottobre a Padova, all’età di 73 anni.

Nato a Venezia il 22 febbraio 1949, dal 1986 era professore ordinario di patologia generale presso l’Università degli Studi di Padova, dove dal 1992 al 2003 è stato direttore del Dipartimento di Scienze biomediche sperimentali.

Dal 2009 al 2019 ha lavorato anche presso il Cnr, prima come direttore dell’Istituto di Neuroscienze e poi come direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche, la struttura di coordinamento di tutte le attività in campo medico e biologico del Cnr (che conta 16 istituti e più di 1.500 dipendenti a tempo indeterminato).

Le sue ricerche si sono focalizzate ultimamente principalmente sulla comprensione dei meccanismi patogenetici delle malattie neurodegenerative, in particolare nelle forme genetiche di Alzheimer: il prof. Pozzan e i suoi collaboratori hanno potuto dimostrare che alterazioni dei meccanismi che controllano i segnali nelle cellule cerebrali sono caratteristiche, e precocemente osservabili, in modelli sperimentali di Alzheimer su base genetica.

Per la sua attività scientifica Pozzan ha ricevuto numerosi riconoscimenti, come il Premio Feltrinelli per la Medicina, la nomina a membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei, a membro della National Academy of Sciences degli Usa, a membro della Royal Society del Canada e a membro della Royal Society di Londra.

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