Baruch Ben Ygal ha perso il figlio nel 2020, a soli 21 anni. Ora sta cercando di ottenere lo sperma del giovane per diventare nonno, facendo ricorso alla fecondazione in vitro. In Israele, dove l’uomo abita, non è un’opzione impossibile. Una legge che potrebbe presto essere approvata, infatti, lo consentirebbe.
Il figlio di Baruch, Amit, era un soldato dell’esercito israeliano. È morto nel corso di un’operazione militare. Il padre non se ne è fatto una ragione, ma ora ha un obiettivo ben preciso. Diventare nonno. “Ancora oggi non riesco a pronunciare la parola morte, mio figlio era tutta la mia vita“, ha spiegato l’uomo ai giornali. Ha chiesto alle autorità competenti di ottenere lo sperma del figlio. Vuole diventare nonno e rivedere, in un nipote, il suo figlio perduto. “Voglio essere di nuovo felice, voglio vedere uno o due figli di Amit Ben Ygal in questa casa, per lo Shabbat, per le vacanze. L’esercito ha la responsabilità di aiutarmi a diventare nonno“.
La legge al vaglio in Israele, che permette di ottenere lo sperma dai morti, è stata discussa e approvata in prima istanza. Si è ora in attesa del via libera. Ovviamente, non sono mancate le critiche. I primi a puntare il dito sono stati i rabbini. Come ha spiegato Binyamin David del Puah Rabbinal Institute: “Comprendiamo il dolore delle famiglie dei soldati uccisi, ma c’è un problema etico nell’usare un bambino come commemorazione del padre defunto. Se il soldato avesse conosciuto la madre di suo figlio non è detto che avrebbe acconsentito ad avere un bambino con quella donna“.
C’è un altro fattore da tenere in considerazione. La donna che nel 2020 era fidanzata con Amit non è d’accordo con fecondanzione in vitro. Papà Baruch, però, non si arrende. “Mi hanno contattato centinaia di donne che desiderano diventare la madre di mio nipote“.