La possente rimonta dell’anticiclone africano ha determinato un lungo periodo di caldo anomalo nel Mediterraneo e in buona parte dell’Europa. Questa certamente non può essere una buona notizia dal punto di vista meteorologico e climatologico, con l’Italia che è rimasta a secco delle tanto necessarie piogge per superare la prolungata siccità. Ma il caldo anomalo, che ha portato moltissime località a ritardare l’accensione dei riscaldamenti, ha avuto effetti positivi sui consumi di gas, come certificano i dati ISPI.
“Una buona notizia. A causa di uno degli ottobri più caldi di sempre, l’Italia ha risparmiato 800 milioni di metri cubi di gas rispetto al 2021, ovvero circa 7,8 TWh. Ai prezzi di questo trimestre, ciò equivale a un risparmio di 910 milioni di euro. In termini percentuali, i consumi di gas delle reti di distribuzione (residenziale, uffici e servizi) sono crollati del 39%”, spiega in un tweet Matteo Villa, ricercatore capo del DataLab dell’ISPI, allegando il grafico in alto.
“Fondamentale non estrapolare nulla da questo dato”, precisa Villa: “non ci dice ancora nulla della propensione al risparmio quando il clima diventerà più rigido”.