Pericolosità e rischi naturali: come migliorarci

Un convegno ai Lincei per tenere alta l’attenzione sul nostro territorio
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Venerdì 21 ottobre, nella sede dell’Accademia dei Lincei a Roma, scienziati di università ed enti di ricerca italiani si confronteranno sul tema dei rischi naturali cui l’Italia è soggetta, dal rischio sismico a quello vulcanico, da quello geochimico alle alluvioni e alle frane, dalla siccità all’innalzamento del livello del mare per il riscaldamento climatico.

Anche se i terremoti catastrofici avvengono ogni 4-5 anni, le emergenze sono troppo spesso all’ordine del giorno, ma non sosteniamo la ricerca in questi campi come servirebbe per avere i migliori strumenti di azione.

Conoscere il territorio e tutte le sue fragilità è fondamentale per prevenire i rischi naturali, ancora poco compresi nella loro pericolosità. 

Gli eventi naturali calamitosi, infatti, hanno ricadute sociali ed economiche rilevantissime e l’Italia, più di altre nazioni europee, deve dotarsi di metodiche in grado di rendere le strutture più resilienti ai fenomeni ambientali avversi, a tutela della sicurezza dei cittadini, dei loro beni e del tessuto socio-economico.

E’ fondamentale, quindi, attuare forme adeguate e moderne di prevenzione, basandosi sull’evoluzione della ricerca scientifica.

C’è ancora molto da comprendere dei meccanismi naturali che governano gli eventi estremi, ma anche di quei fenomeni subdoli e altrettanto dannosi come alcune manifestazioni geochimiche-stazionarie, o quelli di medio-lungo periodo indotti dai cambiamenti climatici.

Tra i relatori del convegno, i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) affronteranno i temi della pericolosità sismica (Andrè Herrero), della pericolosità vulcanica (Giovanni Macedonio) e della pericolosità e rischi geochimici (Antonio Paonita).

Il convegno sarà trasmesso in diretta sul canale dei lincei https://www.lincei.it/it/live-video

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