L’Italia si appresta a vivere una storica ondata di caldo che riporterà l’estate in gran parte del Paese nell’ultima decade di Ottobre, in cui verranno stravolti tutti i precedenti record storici di calore nel nostro Paese. Già in questi giorni le temperature stanno aumentando considerevolmente: oggi le massime hanno raggiunto +28°C a Roma, +27°C a Pordenone, Caserta e Benevento, +26°C a Bologna, Cagliari, Padova, Udine, Ferrara e Treviso, +25°C a Milano, Napoli, Catania, Cosenza e Viterbo, +24°C a Torino, Palermo, Perugia, Messina, Reggio Calabria e Taranto.
Tuttavia, l’aumento termico è ancora limitato e nelle ore notturne fa più fresco, in linea con la norma del periodo: l’anticiclone determina un forte soleggiamento diurno ma anche un’importante inversione termica notturna, tale da mantenere l’anomalia attuale su valori comunque contenuti rispetto alla media storica di riferimento. La situazione cambierà drasticamente nei prossimi giorni, quando all’Anticiclone seguirà una vera e propria vampata di caldo africano proveniente dal Maghreb: da sabato 22 ottobre le temperature aumenteranno di 5-7°C all’improvviso, in tutto il Centro e il Sud, portando le massime di domenica 23 e lunedì 24 fino a +34°C in molte località, come se fossimo di nuovo in piena estate.
Nel fine settimana potranno tornare a gremirsi le spiagge: le condizioni meteorologiche saranno ideali per andare al mare. Sarà anche l’ultimo weekend con l’ora legale, e quindi con il tramonto dopo le 18–18:30 in gran parte del Paese, ma non gli ultimi giorni di caldo. L’Anticiclone, infatti, garantirà un lungo periodo stabile e mite anche la prossima settimana, probabilmente fino alla fine del mese. L’anomalia termica sarà davvero imponente non solo sull’Italia, ma anche sull’Europa centrale e sui Balcani, mentre farà molto freddo nel nord Africa centro-orientale e soprattutto tra Libia ed Egitto.
Le ripercussioni di questa grande anomalia sull’area Euro-Mediterranea sono senza ombra di dubbio positive per quanto riguarda i consumi energetici: un periodo di caldo così prolungato consentirà di ritardare ulteriormente l’accensione degli impianti di riscaldamento, con un importante risparmio sulle bollette. L’altro lato della medaglia è nella compensazione climatica che bisognerà inevitabilmente attendersi per novembre: dopo un’anomalia così intensa e prolungata, è molto probabile che ne avremo una di livello opposto quindi l’inverno quest’anno potrebbe iniziare in anticipo e fare subito sul serio, come tuttavia sta già succedendo oltre oceano con una storica ondata di gelo e neve su Canada e Stati Uniti d’America.
Guai, quindi, a legare quest’ondata di caldo ai cambiamenti climatici: è un’anomalia limitata nello spazio e nel tempo, che ha già un importante contraltare nel vicino nord Africa dove le temperature si mantengono abbondantemente sotto le medie del periodo. Il tempo meteorologico, che è quindi limitato ad un dato periodo e in una data area geografica, non va mai confuso con il trend climatico che è di ampia scala temporale e spaziale.