Lo scheletro quasi completo di un rettile primitivo del periodo giurassico medio è presentato in un articolo pubblicato su Nature. Il reperto è stato rinvenuto in Scozia. Il fossile può migliorare la comprensione delle trasformazioni anatomiche che hanno portato alla creazione del piano corporeo di rettili. Tra questi anche lucertole e serpenti moderni.
Gli squamati sono un gruppo di rettili che comprende oltre 10.000 specie viventi discendenti da un antenato comune condiviso. Quest’ultimo visse circa 240 milioni di anni fa. La nostra comprensione dell’origine e dell’evoluzione del piano corporeo degli squamati è limitata dalle lacune nella prima documentazione fossile. A cercare di fare luce anche i dibattiti in corso sulle ipotesi molecolari e morfologiche.
Lo studio sullo scheletro del rettile
Mateusz Tałanda, Roger Benson e colleghi descrivono lo scheletro ben conservato e per lo più completo di Bellairsia gracilis, uno squamato primitivo dell’isola di Skye, in Scozia. L’esemplare risale al periodo del Giurassico medio, circa 167 milioni di anni fa. Gli autori hanno analizzato lo scheletro di B. gracilis utilizzando l’imaging a raggi X ad alta risoluzione. Si scopre che B. gracilis aveva tratti ancestrali, ereditati dall’antenato comune condiviso degli squamati. Ma aveva anche tratti derivati, che hanno avuto origine dalla divergenza evolutiva. Questo rivela nuove intuizioni sull’evoluzione del piano corporeo degli squamati. I tratti ancestrali si osservano nel palato e nella colonna vertebrale. I tratti derivati sono individuati nella testa e nelle spalle.
Secondo gli autori le somiglianze previste tra B. gracilis e altre specie fossili di squamati indicano che specie avanzate e precoci di squamati potrebbero aver vissuto tra gruppi di terra. E lo avrebbero fatto almeno fino alla metà del Cretaceo (circa 120 milioni di anni fa).