La missione Solar Orbiter guidata dall’ESA ha avuto un secondo incontro ravvicinato con il Sole, fornendo dati straordinari e con una risoluzione più elevata che mai.
La minima distanza è stata raggiunta il 12 ottobre alle 21:12 ora italiana, quando il veicolo si è trovato al 29% della distanza della Terra dal Sole. Il filmato pubblicato dall’Agenzia Spaziale Europea risale al 13 ottobre, quando l’Extreme Ultraviolet Imager (EUI) della navicella spaziale ha realizzato il filmato con la più alta risoluzione della corona in fase di quiete mai ottenuto con qualsiasi strumento.
La corona è l’atmosfera esterna del Sole. È definita “in quiete” quando c’è poca attività solare apprezzabile come brillamenti o espulsioni di massa coronale. Questo video, e altri realizzati durante il flyby, mostrano la natura dinamica della corona. Il gas elettricamente carico, noto come plasma, è in costante movimento, accelerato dai cambiamenti del campo magnetico del Sole. Gli archi di plasma luminoso visibili sono tenuti in posizione da anelli di magnetismo che irrompono nella corona dall’interno della stella.
L’attività solare sta attualmente aumentando per un picco, noto come massimo solare, atteso nel 2025. Quindi è probabile che le immagini di una corona tranquilla diventino più rare nei prossimi anni.
Il Sole emette un vento solare di particelle che fuoriesce dal Sistema Solare: ha origine nella corona ma il meccanismo preciso con cui ciò accade è poco compreso. Indagare su questo fenomeno è un obiettivo chiave per i fisici solari e uno dei principali obiettivi scientifici di Solar Orbiter.
Solar Orbiter è una missione spaziale di collaborazione internazionale tra ESA e NASA, gestita dall’ESA.