Tempeste geomagnetiche classe G1 sono possibili oggi e domani, 29 e 30 ottobre: lo Space Weather Prediction Center della NOAA ha previsto l’arrivo di un flusso di vento solare ad alta velocità, che colpirà il campo magnetico terrestre.
Il materiale gassoso è stato emesso da diversi buchi coronali nell’atmosfera solare, che hanno formato una specie di “sorriso” sulla superficie della nostra stella. Gli skywatcher del cielo artico potrebbero ammirare aurore questo fine settimana
Un “sorriso” inquietante appare sul Sole
Il Sole sembra molto “felice” nelle ultime immagini del Solar Dynamic Observatory (SDO) della NASA. E’ meglio, però, non lasciarsi ingannare dal suo aspetto allegro: quella “faccia” sta emettendo vasti flussi di vento solare.
Le tre macchie scure che formano la “faccia” del Sole sono buchi coronali, regioni che consentono al vento solare di fuoriuscire. I “fiumi” di materiale solare possono scorrere dai buchi coronali a velocità fino a 2,9 milioni di km/h, secondo l’Exploratorium, museo della scienza a San Francisco. Le regioni appaiono scure perché sono più fredde e meno dense rispetto alle regioni plasmatiche circostanti.
La Terra è attualmente sulla “linea di tiro” del trio di flussi di vento solare.
Cos’è un buco coronale
Un buco coronale è un’area nell’atmosfera del Sole dove il campo magnetico arretra e consente ai gas di sfuggire: si tratta di un vero e proprio “squarcio” che appare sulla superficie della nostra stella in media una o due volte al mese. Sono regioni che appaiono più scure perché emettono meno radiazioni X e ultraviolette e si tratta in genere di fenomeni estesi e di lunga durata: sono in grado di produrre raffiche veloci di vento solare che, se raggiungono la Terra, possono innescare aurore polari, tempeste geomagnetiche e interferenze nelle comunicazioni radio.
Cos’è il vento solare
I venti solari sono flussi di particelle cariche che fuoriescono dal Sole, dirigendosi nello Spazio. La NASA stima che questi eventi, in media, possono raggiungere velocità di circa 1,6 milioni di km/h. Provenendo dalla corona del Sole, l’atmosfera interna, i venti possono mescolarsi con il campo magnetico della Terra e innescare una serie di fenomeni, tra cui tempeste geomagnetiche, cioè disturbi della magnetosfera terrestre.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto. Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.