Spazzatura spaziale scambiata per passaggio record di un asteroide

L'oggetto, precedentemente noto come asteroide 2022 UQ1, è stato ora correttamente identificato
MeteoWeb

A volte è difficile sapere esattamente cosa stiamo vedendo quando seguiamo qualcosa a centinaia di km sopra la nostra testa, che si muove a velocità di diversi metri al secondo.

Per circa un giorno, gli astronomi hanno pensato di avere osservato un asteroide che effettuava il 2° passaggio più ravvicinato mai visto dalla Terra. L’oggetto, precedentemente noto come asteroide 2022 UQ1, è stato ora correttamente identificato come il booster che ha lanciato la navicella spaziale Lucy della NASA il 16 ottobre 2021.

Quindi, niente roccia spaziale, piuttosto spazzatura spaziale che fluttua nello Spazio da oltre un anno.

L’oggetto è stato individuato per la prima volta dal telescopio ATLAS (Asteroid Terrestrial Impact System) in Cile martedì, e osservato poi da una manciata di altri osservatori.

Il follow-up di altri tre siti ha confermato la sua orbita simile a un NEO e il suo avvicinamento alla Terra il 16 ottobre entro poche centinaia di km dalla superficie terrestre,” si legge in un avviso del Minor Planet Center dell’Università di Harvard.

Un sorvolo così ravvicinato significa un passaggio attraverso l’orbita terrestre bassa, che è popolata da migliaia di satelliti (principalmente Starlink) e dalla Stazione Spaziale Internazionale.

Sembrava anche insolitamente grande per un asteroide che passava così vicino e che non era mai stato notato in precedenza. Nel database della NASA dei flyby più vicini, i primi 40 hanno un diametro di meno di 15 metri, ma 2022 UQ1 sembrava essere il doppio.

Poi, quando l’ingegnere della NASA Davide Farnocchia e l’astronomo dilettante Bill Gray hanno osservato più da vicino l’oggetto, hanno scoperto che l’orbita corrispondeva a quella del booster della missione Lucy, la missione della NASA che ha l’obiettivo di studiare gli asteroidi troiani di Giove.

Quindi, l’asteroide 2022 UQ1 non esiste più (è stato eliminato dal catalogo ufficiale degli oggetti near-Earth) ma ciò non rassicura sulla crescente nube di spazzatura spaziale sopra le nostre teste e i suoi potenziali impatti (letteralmente) sulla nostra società.

La missione di Lucy

La missione Lucy della NASA ha visitato la Terra lo scorso 16 ottobre, offrendo agli osservatori del cielo una breve opportunità di avvistare la navicella spaziale.

Esattamente un anno dopo il suo lancio, il 16 ottobre 2021, Lucy è entrata nell’atmosfera terrestre eseguendo una manovra che facilita la sua missione di 12 anni, che ha l’obiettivo di visitare gli asteroidi troiani di Giove. Alla minima distanza, la sonda è passata a circa 350 km dalla superficie del pianeta, sorvolando l’Oceano Pacifico.

La breve visita ha consentito alla navicella spaziale di acquistare energia orbitale che l’ha fiondata verso il lontano gruppo di asteroidi, che nessuna missione ha mai visitato prima.

Questa non sarà l’ultima volta che Lucy “saluterà” la Terra. Il veicolo spaziale tornerà tra 2 anni per un secondo assist gravitazionale che lo reindirizzerà verso 6 asteroidi troiani: Eurybates e il suo satellite Queta, Polymele e il suo satellite ancora senza nome, Leucus e Orus.

In seguito, Lucy tornerà una 3ª volta nel 2030, per poi incontrare la coppia di asteroidi binari Patroclus-Menoezius.

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