Stromboli, le isole Eolie e tutto il basso Tirreno stanno vivendo una notte di paura e tensione per l’eruzione del vulcano eoliano che si è sensibilmente intensificata nelle ultime ore con una colata lavica che arriva fino al mare lungo la sciara del fuoco, regalando uno spettacolo unico ma anche pericolosissimo.
Da queste parti, infatti, è ancora fresco il ricordo del tragico evento del 30 dicembre 2002 quando, venti anni fa, un’eruzione analoga a quella odierna provocò un violento maremoto in tutto il basso Tirreno con danni gravissimi, sei feriti, il danneggiamento di diverse imbarcazioni e l’evacuazione dell’isola. Lo tsunami colpì anche Calabria e Sicilia, ma fortunatamente visto il periodo invernale sulle spiagge non c’era nessuno, altrimenti sarebbe stata una strage.
Stromboli, il punto della situazione sull’eruzione di oggi
L’eruzione odierna al momento è più lieve e non ha, almeno non ancora, provocato onde anomale ma nella mattinata di domenica ha determinato il crollo parziale della terrazza craterica con un flusso piroclastico, generato dal crollo del materiale roccioso, che ha prodotto un segnale sismico della durata di 3 minuti registrato da tutta la rete sismica.
L’attività dello Stromboli in realtà sta cambiando già da qualche settimana, precisamente dalla fine di settembre con forti esplosioni e brevi colate laviche sulla sciara del fuoco (con un’esplosione maggiore avvenuta il 29 settembre e alcuni trabocchi lavici di breve durata avvenuti tra il 27 settembre e l’8 ottobre). L’eruzione si è intensificata delle ultime ore, a partire dalle 09:25 di domenica 9 ottobre con il magma che ha perforato la superficie dell’edificio vulcanico appena al di sotto della zona sommitale, innescando l’instabilità dei materiali depositati sul versante eruttivo negli ultimi mesi di normale attività esplosiva. Destabilizzati dall’attività eruttiva più forte, questi depositi hanno dato vita ad una violenta colata piroclastica che ha rapidamente raggiunto il mare lungo la sciara del fuoco, progredendo anche sulla superficie marina per circa 500 metri. Il fenomeno è stato seguito immediatamente da un ragguardevole trabocco lavico che si è propagato lungo la Sciara del Fuoco ramificandosi in più flussi lavici che hanno raggiunto la linea di costa. Da quel momento è iniziata la fuoriuscita di magma fluido ad alta velocità dalla zona sommitale, formando una colata lavica tuttora alimentata lungo la sciara del fuoco. Il delta di lava è già formato sul litorale. Nella notte, si osserva una colata lavica ben alimentata che arriva alla costa e attività esplosiva nell’area nord della terrazza craterica.
Stromboli in eruzione, la protezione civile innalza il livello di allerta da giallo ad arancione
L’attività vulcanica dello Stromboli ha spinto il dipartimento della Protezione Civile ad innalzare il livello di allerta da giallo ad arancione, “alla luce delle valutazioni emerse durante la riunione odierna con i Centri di competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana“. L’innalzamento dell’allerta determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Persiste, spiega il Dipartimento, “una situazione di potenziale disequilibrio del vulcano. Si invita, pertanto, la popolazione presente sull’isola a tenersi informata e ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalle autorità locali di protezione civile“.
L’avviso del Sindaco di Lipari e la cenere diretta verso Ginostra
Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, quindi ha diramato un’ordinanza con cui invita gli abitanti di Stromboli a non uscire di casa e a non stare accanto alle finestre. Ai residenti a Ginostra il primo cittadino ha invece chiesto di utilizzare la mascherina: il vento sta spingendo la cenere da quella parte dell’isola. “Finché la lava seguirà il corso naturale lungo la sciare del fuoco – spiega Gullo – non dovrebbero esserci rischi particolari. Rivaluteremo la situazione domattina“. La riunione della protezione civile è stata convocata “alla luce delle attività odierne del vulcano, ovvero l’inizio di una fase eruttiva con un flusso piroclastico dall’aerea craterica Nord che ha rapidamente percorso la Sciara del Fuoco raggiungendo il mare, generando un crollo parziale della terrazza craterica seguito da un ragguardevole trabocco lavico“.
Sul sito internet del Comune di Lipari si possono leggere le raccomandazioni per la popolazione:
- Adottare la massima cautela tenendosi informati sull’evoluzione dei fenomeni vulcanici in atto;
- Non uscire da casa e allontanarsi da porte e finestre, in quanto lo spostamento d’aria causato dall’esplosione potrebbe rompere i vetri, e ripararsi sotto un tavolo o un muro più spesso evitando di ricoverarsi sotto verande e tettoie;
- Seguire scrupolosamente le indicazioni date dal personale in caso ci si trovi presso alberghi e/o locali pubblici;
- Proteggersi la testa, la bocca, il naso e gli occhi dalla cenere, cercando riparo possibilmente all’interno di un edificio in caso di pericolo;
- Proteggersi la bocca, il naso e gli occhi dalla cenere, cercando riparo sotto tettoie, verande coperte o balconi, o lungo i muri degli edifici se ci si trova all’aperto;
- Allontanarsi rapidamente dalla costa verso il largo se ci si trovi in barca;
- Attendere il personale addetto ai soccorsi che provvederà al tuo trasporto in area sicura se a mobilità ridotta.