Notte di paura in Calabria: terremoto scuote Catanzaro, gente in strada e scuole chiuse

Il terremoto è stato avvertito distintamente dalla popolazione in tutto il territorio catanzarese e in modo particolare dagli abitanti della frazione marina
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Notte di paura in Calabria: un terremoto magnitudo ML 4.4 è stato registrato dalla Sala Sismica INGV-Roma nella zona di Catanzaro, sulla costa ionica. Il sisma si è verificato alle 00:44:55 ad una profondità di 36 km, ed è stato seguito da due repliche magnitudo ML 2.0 e ML 2.4 rispettivamente alle 01:05:03 e alle 03:36:00.

La scossa è stata avvertita distintamente a Catanzaro, in alcuni centri della provincia e anche a Cosenza. Tanti residenti sono scesi in strada spaventati e hanno allertato vigili del fuoco e carabinieri. Numerose le telefonate alla sala operativa del comando dei vigili del fuoco di Catanzaro, ma finora non è giunta alcuna richiesta o segnalazione di interventi, né alcuna segnalazione di danni. Numerose le chiamate anche alle sale operative di Crotone, Cosenza e Vibo Valentia.

Fino a questo momento non abbiamo notizie di danni a cose o persone. La paura ovviamente è stata tanta ma voglio rassicurare tutta la città. Polizia locale, Vigili del fuoco, Protezione civile e Amministrazione sono in stato di allerta e stanno monitorando la situazione. Buona notte a chi riuscirà a dormire,” ha scritto il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, sul suo profilo Facebook, stanotte, dopo la scossa. Il primo cittadino ha disposto per oggi la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado. “Nel confermare che fino a questo momento non si registra alcun danno a cose o persone, comunico di avere deciso la chiusura per la giornata odierna delle scuole di ogni ordine e grado, in via di estrema precauzione e al fine di valutare eventuali criticità nelle strutture“.

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Alle ore 00:44 italiane del 13 ottobre 2022 un evento sismico di magnitudo Ml 4.4 è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nei pressi della costa ionica catanzarese, 11 Km a Sud di Catanzaro ad una profondità di 36 chilometri. L’evento è stato localizzato lungo la costa catanzarese nelle vicinanze dei comuni di Stalettì, San Floro, Borgia, Squillace” spiega in una nota l’INGV. “L’area interessata dall’evento sismico di questa notte è considerata a pericolosità sismica molto alta“.

Per quanto riguarda la sismicità storica dell’area “l’evento odierno è circondato da diversi terremoti di elevata magnitudo. Dalla mappa dei terremoti del passato estratti dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15) si evidenziano come eventi significativi i terremoti del 27 marzo 1638 (Mw 7.1), del 8 giugno 1638 (Mw 6.8), del 8 marzo 1832 (Mw 6.7) e gli eventi a Ovest-NordOvest del 1854 e 1870 di magnitudo Mw 6.3 e Mw 6.2 rispettivamente“.

La zona “è stata anche gravemente colpita dalla lunga sequenza di terremoti che nel 1783 per alcuni mesi interessò quasi tutta la Calabria, da Sud a Nord ed in particolare da quello del 28 marzo causò danni fino al grado VIII della scala MCS ad Albi (CZ),” affermano gli esperti INGV.

Il terremoto avvenuto oggi, “secondo i dati accelerometrici disponibili al momento, ha fatto registrare accelerazioni che corrispondono ad un’intensità strumentale su terreno roccioso tra il IV ed il V grado della scala MCS. La relativamente elevata profondità ha fatto sì che l’area del risentimento abbia coperto un’ampia regione, raggiungendo, ad esempio, Messina“.

Vista la profondità dell’evento, “in attesa delle analisi per stabilire il meccanismo focale del terremoto, il terremoto odierno è compatibile con il contesto della zona di subduzione dell’arco calabro“.

La subduzione “è un processo che si instaura lungo il margine tra due placche che convergono, per cui una delle due scorre sotto l’altra, sprofondando nel mantello sottostante. La subduzione dell’Arco Calabro è il risultato della convergenza tra la placca euroasiatica -a nord- e la placca africana – a sud. Le misure geodetiche confermano che questo movimento relativo avviene ad una velocità di alcuni millimetri ogni anno“.

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