Un morto, due persone lievemente ferite e danni strutturali a diverse abitazioni sono tra gli effetti del forte terremoto di magnitudo 6 (dati INGV) che ha colpito nella notte locale la città di Sullana, nella regione di Piura, in Perù, vicino al confine con l’Ecuador. Lo rivela César Chonate Vargas, direttore della Direzione decentrata dell’Istituto nazionale di protezione civile (Indeci), secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Andina.
Il funzionario ha indicato che la vittima è stata identificata come Genaro Chunga, un uomo che ha subito un arresto cardiaco pochi minuti dopo il forte sisma. Chonate ha indicato che 2 persone si sono ferite lievemente dopo essere cadute nel tentativo di scappare dopo la scossa. Ha anche affermato che i lavori di valutazione dei danni si concentrano nel distretto di Miguel Checa, provincia di Sullana, il luogo più vicino all’epicentro del terremoto.
Sull’autostrada La Huaca-Paita sono state segnalate frane, una casa crollata e una casa danneggiata.
Diverse repliche minori hanno colpito l’area dopo la scossa principale. Alcuni cittadini hanno deciso di passare il resto della notte fuori perché le repliche continuano a spaventarli. Alcuni riportano crepe nelle case.
Il Perù e l’Ecuador si trovano nella zona denominata Anello di Fuoco del Pacifico, una fascia di circa 40mila chilometri all’interno della quale si registrano tra l’85 e il 90 per cento degli eventi sismici del pianeta. L’Anello attraversa la zona montagnosa occidentale dell’Argentina, il Cile, il Perù, l’Ecuador, la Colombia, Panama, Costa Rica, Nicaragua, El Salvador, Honduras, Guatemala, Messico, Stati Uniti e Canada per poi piegare all’altezza delle Isole Auletine, scendendo per la costa della Russia, del Giappone, di Taiwan, delle Filippine, dell’Indonesia, della Malesia, di Timor Est del Brunei, di Singapore, della Papua Nuova Guinea, delle Isole Salomone, di Tonga, Samoa, Tuvalu e della Nuova Zelanda.