Tragico incidente in Turchia: i soccorritori sono alla ricerca di segni di vita dopo l’esplosione di metano avvenuta in una miniera di carbone nel Nord del Paese. L’ultimo bilancio provvisorio riporta almeno 40 morti e decine di intrappolati a centinaia di metri di profondità. Il Ministro della Salute Fahrettin Koca ha reso noto che altri 11 minatori estratti vivi sono stati ricoverati in ospedale.
L’incidente è uno dei più gravi sul lavoro degli ultimi anni in Turchia.
Parlando con i giornalisti nella città carbonifera di Amasra, sulla costa turca del Mar Nero, il Ministro dell’Interno Suleyman Soylu ha precisato che “in tutto, 110 dei nostri fratelli stavano lavorando (sotto terra). Alcuni di loro sono usciti da soli e alcuni di loro sono stati salvati“. Soyli ha anche confermato le prime informazioni, secondo cui i minatori sono rimasti intrappolati in due aree separate tra 300 e 350 metri sotto terra.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato di avere annullato gli impegni per recarsi, nella giornata di oggi, sul luogo dell’incidente. “La nostra speranza è che le perdite di vite non siano più alte e che i nostri minatori possano essere tratti in salvo sani,” ha dichiarato.