Rapporti recenti su fenomeni aerei non identificati (UAP) in volo nei cieli dell’Ucraina sono stati ufficialmente screditati dall’agenzia scientifica nazionale ucraina, citando “errori significativi” nei metodi e nei risultati del documento.
Il report, pubblicato a metà settembre dagli scienziati del Main Astronomical Observatory (MAO) di Kiev, descriveva “un numero significativo di oggetti la cui natura non è chiara“, inclusi molteplici cosiddetti “fantasmi” che apparivano completamente neri contro il cielo e sembravano sfrecciare nell’atmosfera a 53mila km/h, circa 2 volte più velocemente di un missile balistico intercontinentale.
Gli autori del rapporto hanno descritto questi oggetti “fantasma” come UAP – nome preferito dalla comunità scientifica per gli oggetti volanti non identificati, o UFO – ma non hanno tentato di escludere spiegazioni più ovvie, come satelliti, droni o artiglieria utilizzati nell’invasione russa dell’Ucraina, che è iniziata circa 6 mesi prima della pubblicazione del rapporto.
Ora, l’Accademia nazionale delle scienze dell’Ucraina (NASU) ha concluso un’indagine sul rapporto UAP e lo ha ufficialmente definito non professionale e privo di rigore scientifico.
“L’elaborazione e l’interpretazione dei risultati sono state eseguite a un livello scientifico inappropriato e con errori significativi nello stabilire le distanze degli oggetti osservati,” ha scritto un gruppo di scienziati della NASU in una nota. Il team ha aggiunto che il rapporto “non soddisfaceva i requisiti professionali per la pubblicazione dei risultati della ricerca scientifica” e ha ordinato che il nome della NASU fosse rimosso dal documento.
Gli errori del report
Nel loro rapporto, i ricercatori del MAO hanno analizzato le osservazioni di strani oggetti in rapido movimento rilevati da uno dei due osservatori vicino Kiev. Il team ha dedotto la distanza, le dimensioni e la velocità di questi oggetti in base alla quantità di luce di fondo che ciascuno sembrava bloccare, concludendo che molti degli oggetti misteriosi avevano all’incirca le dimensioni di un aeroplano ma si muovevano nell’atmosfera con la velocità di un veicolo spaziale.
Tuttavia, osservando solo i dati di un singolo telescopio, i ricercatori sembrano aver calcolato in modo impreciso le distanze e le posizioni di quegli oggetti e quindi hanno valutato erroneamente anche le dimensioni e la velocità, secondo Avi Loeb, un astrofisico dell’Università di Harvard, che ha recentemente pubblicato un articolo critico sul rapporto UAP dell’Ucraina nel database di pre-stampa arXiv.org (non ancora sottoposto a revisione paritaria).
“Il metodo corretto per dedurre le distanze è chiamato triangolazione, in cui si osserva lo stesso oggetto da direzioni diverse,” ha spiegato Loeb a Live Science. “Ma non hanno quei dati“.
Se gli oggetti fantasma fossero davvero così grandi, veloci e alti nel cielo come suggerito dal team ucraino, allora ogni oggetto “produrrebbe una gigantesca palla di fuoco“, come fa un razzo o una meteora quando attraversa l’atmosfera, ha detto Loeb. Il fatto che questi oggetti fossero totalmente neri non dimostra che fossero una tecnologia sconosciuta, ma suggerisce piuttosto che gli astronomi abbiano calcolato male le rispettive posizioni degli oggetti, ha aggiunto Loeb.
Alieni, proiettili o… insetti?
Nella sua critica al rapporto UAP, Loeb ha suggerito che i ricercatori ucraini hanno probabilmente calcolato male le distanze degli oggetti fantasma di un fattore 10: se i “fantasmi” erano 10 volte più vicini alla telecamera di quanto affermato dai ricercatori, gli oggetti potevano quindi corrispondere alle dimensioni e alla velocità dei proiettili di artiglieria. Se si spostano gli oggetti altre 10 volte più vicino alla telecamera, possono ragionevolmente essere considerati “semplici” proiettili.
“Se li avvicini ancora di più, potrebbero essere insetti, come una mosca che si muove ad alta velocità vicino al telescopio, e sembrerebbe scura,” ha aggiunto Loeb.
La NASU sembra aver raggiunto una conclusione simile nell’indagine sul rapporto UAP, osservando che gli astronomi non solo hanno commesso “errori significativi” nel determinare le distanze degli oggetti, ma non sono nemmeno riusciti a escludere spiegazioni più ovvie per gli avvistamenti. “Gli autori non forniscono argomenti sul fatto che fenomeni naturali o oggetti artificiali di origine terrestre possano essere tra gli UAP osservati,” hanno scritto gli scienziati della NASU nella dichiarazione.