Vaccino anti Covid, la clamorosa ammissione di Pfizer che capovolge tutte le “verità”

"Dovevamo andare veloci, non abbiamo mai testato il vaccino anti Covid sulla riduzione del rischio di contagio": la clamorosa ammissione di Pfizer all'Europarlamento smonta definitivamente le basi del Green Pass
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Durante un’audizione davanti alla Commissione Europea, la Pfizer ha ammesso di non aver mai testato il vaccino sulla riduzione del rischio della trasmissione del Covid-19 prima che entrasse in mercato, perché si è dovuta “muovere davvero alla velocità della scienza“. Eppure a febbraio 2021, il CEO di BioNTech, Ugur Sahin, aveva dichiarato che i vaccinati non potevano contagiarsi, e quindi contagiare. Era falso, ma in base a questa bugia i Governi di molti Paesi, tra cui quello italiano, hanno disposto l’obbligo del Green Pass, uno “strumento che ci dà la garanzia di ritrovarci tra persone non contagiate e quindi non contagiose“, come disse il premier Mario Draghi annunciando l’introduzione del passaporto sanitario.

Nei mesi successivi, l’evidenza dei fatti ha mostrato al contrario che i vaccinati si contagiavano esattamente come tutti gli altri, ed erano vettori del virus esattamente come tutti gli altri, con l’aggravante che il Green Pass gli dava una sensazione di sicurezza e immunità assolutamente falsa, facendo perdere ai vaccinati ogni tipo di altra misura di protezione e prevenzione dal virus. Per questo motivo, il Green Pass è stato abolito da tutti i governi che lo avevano imposto, riconoscendo in toto le ragioni di quelli che per mesi avevano etichettato come “complottisti“, “negazionisti” e “no-vax“.

Oggi l’europarlamentare olandese Rob Roos ha pubblicato il video dell’audizione di Pfizer, commentandolo in modo durissimo. “Vaccinarsi per gli altri è sempre stata una bugia“, ha detto Roos:

Pfizer ammette: “vaccino anti Covid mai testato sulla protezione dal contagio” | VIDEO

A questo punto sorgono anche dubbi sulla reale efficacia del vaccino nella riduzione della sintomatologia legata al virus, anche alla luce dei numeri di ricoveri e morti degli ultimi mesi. Infatti la stessa autorizzazione condizionata alla distribuzione del vaccino nell’Unione Europea si basa sui dati dei test sul contagio diffusi dalla stessa Pfizer che nemmeno menziona alcuna riduzione di letalità né di riduzione di gravità ma, in generale, solo di una riduzione dello sviluppo del Covid, come si può leggere nel documento ufficiale dell’EMA. Se non c’è stato tempo di studiare la riduzione del rischio della trasmissione del video, c’è stato tempo per studiare l’efficacia nella riduzione della severità?

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