L’Associazione Ingengeri Ischia, con il contributo della geologa Fiolomena Miragliuolo e degli ingegneri Nando Aloi e Michele Di Costanzo, sta pubblicando una serie di considerazioni preliminari sulla frana di detriti che il 26 novembre ha coinvolto le case in località Celario, a Casamicciola, sull’isola di Ischia. È stata una “sorta di onda che ha investito le case” che si trovavano su un “piano strutturale” dove si sarebbe dovuto assistere a “un rallentamento dei flussi e il deposito“, scrivono gli esperti sui social.
“Se fosse stato un evento con minore magnitudo, cioè meno intenso come quantità di materiale preso in carico, probabilmente si sarebbe fermato a monte. La colata originariamente incanalata, seguendo le linee di massima pendenza ha praticamente travolto le case ubicate allo sbocco dello stesso – scrivono -. Dallo studio della carta geologica si evince che la zona delle case interessate è un piano strutturale. La variazione del gradiente topografico determina un rallentamento dei flussi e il deposito. Probabilmente, in questo caso, si è trattato di più di una colata incanalatisi nel versante che a un certo punto ha tracimato creando una sorta di onda che ha investito le case”.