Alluvione Ischia: recuperata l’8ª vittima, è un 15enne

Le squadre di soccorritori che lavorano senza sosta in via Celario hanno recuperato un'altra vittima
MeteoWeb

Il fango che ha devastato Ischia e in particolare Casamicciola Terme, a seguito dell’alluvione di sabato mattina, continua a restituire corpi. Le squadre di soccorritori che lavorano senza sosta in via Celario hanno individuato ed estratto l’8ª vittima dell’alluvione: si tratta del 15enne Michele Monti.

Sull’isola operano 160 vigili del fuoco con 70 mezzi giunti da Campania, Lazio, Toscana, Abruzzo, Puglia, Molise. Le squadre del Corpo nazionale sono dislocate nel territorio di Casamicciola: esperti in topografia applicata al soccorso, Usar (Usar Search And Rescue), Saf (Speleo Alpino Fluviali), cinofili e operatori Sapr (Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) sono al lavoro nella parte alta di via Celario per le operazioni di ricerca dei 4 dispersi. Sommozzatori giunti dalla Toscana operano con un sonar per scandagliare i fondali nello specchio di mare in prossimità del porto.

Scavando a mani nude, decine di pompieri cercano le persone che ancora mancano all’appello, dopo il ritrovamento degli altri 7 corpi senza vita, tra cui un neonato, trovato tra le braccia della sua mamma. Le squadre hanno continuato a cercare, soprattutto nel punto in cui è stata trovata la bambina con il fratello, perché è molto probabile, “che in quel punto ci siano gli altri dispersi“, ha riferito il capo della comunicazione dei Vigili del fuoco Luca Cari. La situazione è complicata “perché quella zona si raggiunge solo a piedi – ha proseguito Cari – Non possono arrivare né mezzi né ruspe e neppure escavatori. Si può raggiungere solo a piedi“. “Abbiamo cominciato a liberare le strade per consentire il passaggio dei mezzi di soccorso, ma qui non riusciamo a usare bobcat o escavatori“. I vigili del fuoco stanno portando sul luogo “attrezzature da taglio più pesanti, perché ci sono dei solai e dei tetti di cemento, ed è tutto sommerso dal fango“. Nella notte le difficoltà “sono ancora maggiori, è complicato muoversi, perché il fango è molto alto e si affonda“. Sono in tutto 150 i vigili del fuoco al lavoro, “ma non solo sulle operazioni di ricerca, stiamo portando anche assistenza popolazione e recupero dei beni“.

I sommozzatori dei Vigili del fuoco hanno ripreso questa mattina le immersioni nel mare antistante Casamicciola “per verificare se c’è qualcuno nelle autovetture trascinate“, dalla frana che ha colpito la zona, hanno spiegato i pompieri. Oggi inizierà anche la ricerca strumentale, con ecoscandagli per “verificare se si trovano dei corpi“.

Sono diverse le case trascinate o sommerse dal fango. La zona più colpita è lungo tutta la via Celario, sopra Casamicciola terme. Resta fermo a 230 il numero degli sfollati.

Cinque le persone rimaste ferite: il numero è rimasto invariato rispetto a quanto accertato nelle ore immediatamente successive all’evento franoso che ha travolto via Celario. Dei cinque, un uomo è ricoverato in prognosi riservata presso il Trauma Center dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Le condizioni di salute degli altri quattro feriti, invece, non destano particolari preoccupazioni.

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