Alluvione a Genova: la città ricorda la “grandissima tragedia”

Il 4 novembre 2011 il capoluogo ligure fu colpito da un’alluvione che registrò punte superiori ai 500 mm di pioggia caduta in poche ore
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E’ stata una grandissima tragedia per la nostra città e penso sia giusto farne memoria non solo il 4 novembre ma anche durante l’anno, come a dicembre scorso quando abbiamo dedicato lo spazio esterno del nuovo mercato di corso Sardegna alle vittime dell’alluvione“: ad affermarlo il vice sindaco di Genova, Pietro Piciocchi, in occasione della deposizione di una corona di fiori in Via Fereggiano, davanti alla targa che ricorda le vittime dell’alluvione che 11 anni fa ha colpito il capoluogo ligure. La vicenda “ci ha segnato tantissimo – ha proseguito Piciocchi – e richiama alla grandissima responsabilità di amministratori rispetto ai temi della messa in sicurezza del territorio. Credo che in questi anni molto sia stato fatto, tanti progetti sono ancora in corso e altri saranno finanziati – ha concluso – ma siamo tutti cresciuti nella consapevolezza di dover garantire ai nostri concittadini condizioni di serenità e sicurezza“.

Angela Chiaramonte, Shpresa Djala e le figlie Gioia e Janissa, Serena Costa, Evelina Marina Pietranera. La Liguria non dimentica questi nomi, non dimentica le vittime innocenti dell’alluvione che 11 anni fa ha colpito Genova, segnandola profondamente. Un’ alluvione di cui abbiamo le immagini drammatiche scolpite nella nostra memoria. Quelle immagini rappresentano tutto ciò che non vogliamo per la Liguria. E che ci stiamo impegnando per non vivere mai più“: queste le parole del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in ricordo dell’alluvione. “Oggi possiamo dire che la nostra città corre meno rischi rispetto al 2011, con la nuova copertura nell’ultimo tratto del Bisagno, con lo scolmatore del Fereggiano e con una nuova organizzazione della nostra Protezione Civile diventata modello nazionale. Il nostro impegno è quello di continuare con il grande piano di messa in sicurezza della città, con un lavoro congiunto tra istituzioni, perché una tragedia come quella di 11 anni fa non accada mai più. È l’unico modo per onorare la memoria di queste innocenti vittime“.

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