La Protezione Civile e il Servizio Informativo Agrometereologico sono al lavoro per realizzare il centro meteorologico siciliano, considerato l’unico sistema per consentire un sistema di allerta meteo davvero efficace. L’occasione per fare il punto su questo traguardo (la Sicilia e la Basilicata sono le uniche regioni che non hanno un sistema regionale di rilevamento) è stato l’incontro organizzato oggi all’università di Agraria di Palermo per festeggiare i 20 anni del servizio informativo agrometeorologico siciliano (Sias) e la sua rete di 96 stazioni, operativa dal 1 gennaio 2002.
“Ancora oggi – dice Luigi Pasotti dirigente della sede catanese del Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano (Sias) – le prestazioni ottenute sono rese possibili da una gestione della rete che dal 2011 avviene interamente ad opera del personale interno, esempio forse unico nel panorama italiano, scelta impegnativa necessaria dalla scarsità di risorse finanziarie disponibili, che tuttavia per alcuni aspetti è stata la chiave di volta delle elevate prestazioni in termini di completezza delle serie acquisite, frutto di interventi di manutenzione mirati e tempestivi da parte del personale distribuito sul territorio“. Adesso la nuova sfida è quella di mettere in rete le centraline presenti nel territorio regionale e realizzare un unico centro meteo regionale.