Al via oggi la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022, la COP27, la XXVII Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si tiene a Sharm el-Sheikh dal 6 al 18 novembre 2022, sotto la presidenza dell’Egitto.
Il 27° vertice si tiene nel bel mezzo di tensioni alimentate da un lato dalle polemiche sui diritti umani nel Paese ospitante, dall’altro dai timori per la recessione globale, il caro energia, la crisi alimentare e il rilancio delle energie fossili quali conseguenze dirette della guerra tra Russia e Ucraina.
Il momento clou del controverso appuntamento in Egitto sarà il vertice dei leader, in programma il 7 e 8 novembre: presenzieranno 125 partecipanti tra Capi di Stato e di governo, oltre ai diplomatici di circa 200 Paesi e 40mila presenze tra esponenti di ONG, società civile, studiosi, settore privato, difensori dei diritti.
Grande attesa per l’eventuale ritorno al summit ONU del Brasile, dopo 4 anni di scetticismo nei confronti del cambiamento climatico da parte del presidente Jair Bolsonaro. Il vincitore delle elezioni Luiz Inacio Lula da Silva è stato invitato, anche se entrerà in carica nel gennaio 2023. Il futuro presidente ha già assicurato il suo impegno nella lotta ai cambiamenti climatici, tutelando in primis l’Amazzonia, uno dei principali polmoni verdi del pianeta.