COP27, geotermia e idroelettrico nel futuro del Kenya: accordo con il Regno Unito

Accordo di circa 4 miliardi di euro tra Kenya e Regno Unito in tema di generazione da fonti rinnovabili e salvaguardia del clima
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A margine della COP27 in corso a Sharm el-Sheikh, in Egitto, i governi di Regno Unito e Kenya hanno siglato un accordo per accelerare la realizzazione di sei progetti del valore di 500 miliardi di scellini kenyoti (pari a circa 4 miliardi di euro) in tema di generazione da fonti rinnovabili e salvaguardia del clima. Il nuovo accordo fa parte del più ampio partenariato strategico Regno Unito-Kenya su base quinquennale. 

I finanziamenti sosterranno l’estensione dell’impianto solare da 40 MW di Malindi, a cui sarà aggiunto anche un sistema di accumulo (7,5 miliardi di KES); la realizzazione del campo geotermico da 35 MW a Menegai (12,5 miliardi di KES); la costruzione della diga di Grand High Falls, sul fiume Tana, che genererà 1 GW di capacità idroelettrica e consentirà l’irrigazione di 400.000 ettari di terreno agricolo (425 miliardi di KES). 

Inoltre, sono previsti la rigenerazione verde del centro di Nairobi – con una nuova stazione ferroviaria realizzata con le ultime tecnologie di bioedilizia – e un centro agricolo nella regione del Lago Vittoria, che dovrebbe creare fino a 2.000 posti di lavoro diretti e dare lavoro ad altri 20.000 agricoltori della regione.  

In Kenya – ha dichiarato il Presidente William Ruto – c’è potenzialità per produrre 20 GW di energia eolica, 10 GW di elettricità geotermica oltre a poter sfruttare l’energia solare. Nell’Africa orientale c’è un potenziale idroelettrico pari a 100 GW che, se adeguatamente sfruttato, potrebbe generare energia pulita sufficiente per l’intero continente”. 

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