Il Vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera, Patty L’Abbate (M5S), sta partecipando alla COP27 a Sharm el Sheikh. All’evento partecipano oltre 250 parlamentari provenienti da circa 60 Paesi, per discutere del tema del cambiamento climatico. L’Abbate ha preso parte alla riunione interparlamentare dei Paesi partecipanti alla COP27.
“Ci sono dei punti toccati durante la riunione interparlamentare, che ritengo di fondamentale importanza. Innanzitutto, gli strumenti della scienza e della conoscenza non possono vivere in una bolla impenetrabile di parzialità. Le conquiste di un Paese o di un gruppo di scienziati devono essere aperte e accessibili a tutti, perché la scienza non ha bandiere – dice L’Abbate – Il diritto ad un ambiente sostenibile va annoverato tra i diritti umani, in quanto modello razionale che preservi il pianeta dai cambiamenti climatici: dobbiamo ricordarci che senza sostenibilità ambientale, domani non ci sarà vita. In generale è chiaro che a livello parlamentare in tutto il mondo va fatto di più. Dobbiamo muoverci velocemente verso un’economia verde e vigilare sul rispetto degli accordi di Parigi”.
“Abbiamo bisogno di rivoluzionare il modo di governare i Paesi e amministrare i nostri territori: accanto ai principi tradizionali, temi come la transizione ecologica e la mobilità sostenibile non solo devono essere centrali, ma dovranno condizionare ogni scelta nell’azione politico-amministrativa“, dice ancora L’Abbate. “Penso al green budgeting, quale mezzo per integrare i fini di sostenibilità nell’intero ciclo di bilancio, per rendere ecologici anche gli acquisti di beni e servizi e per evidenziare tutte le lacune degli investimenti pubblici. Per fare questo occorre effettuare un cambio di passo anche nella mentalità di amministratori e funzionari. I risultati si raggiungono cambiando gli atti di governo, ma gli atti cambiano se muta la mentalità di chi li predispone. Sotto questo punto di vista il governo dovrebbe preoccuparsi anche di un’adeguata campagna di informazione, che coinvolga sia la parte politica che quella amministrativa“, conclude.