COP27, Pichetto: “nel 2022 possibili 10 GW di nuove rinnovabili, per noi inattuabile un unico fondo loss & damage”

"Il nostro Paese intende mantenere tutti i suoi impegni di decarbonizzazione al 2030 e al 2050", afferma il Ministro Pichetto riguardo il suo colloquio con John Kerry
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Oggi il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, ha incontrato l’inviato USA per il clima, John Kerry, alla COP27, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in corso a Sharm el Sheik, in Egitto. “John Kerry si è raccomandato con me di spingere sulle fonti rinnovabili. Io gli ho spiegato che l’anno scorso in Italia avevamo autorizzato 1,5 gigawatt di nuovi impianti, mentre quest’anno ad agosto eravamo già a 5,5 gigawatt autorizzati. E alla fine dell’anno possiamo arrivare a 7, o anche a 10, ha detto il Ministro all’ANSA, a margine di un evento al Padiglione Italia della COP27. 

Kerry mi ha chiesto come è la situazione in Italia del clima e dell’energia. Ho ribadito che il nostro Paese intende mantenere tutti i suoi impegni di decarbonizzazione al 2030 e al 2050, nonostante la situazione difficile a seguito del conflitto in Ucraina. Ho espresso la posizione italiana che occorre eliminare per prime le fonti fossili più nocive, come il carbone e il petrolio. Il gas è un vettore transitorio, meno inquinante, ma pur sempre fossile. La sfida è arrivare al 100% di rinnovabili”, ha detto Pichetto. 

Nel corso dell’incontro, Kerry e Pichetto hanno parlato anche dell’ipotesi di un Fondo per le perdite e i danni dovuti al riscaldamento globale, richiesto alla COP27 dai Paesi meno sviluppati. “La posizione italiana – ha spiegato il Ministro – è di valutare un programma di azione che utilizzi strumenti che già ci sono, magari aggiornandoli, o inventandone anche di nuovi. L’Italia considera inattuabile un unico fondo, che sarebbe di dimensioni stratosferiche e richiederebbe anni di negoziati“.  

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