Una fonte vicina al team negoziale che rappresenta 134 nazioni in via di sviluppo più la Cina – il gruppo G77 – sostiene che Regno Unito, Stati Uniti, Ue e Svizzera hanno riaperto le discussioni su quello che sembrava il risultato già concordato della Cop27 in Egitto: il fondo ‘loss and damage’ per i Paesi emergenti colpiti maggiormente dagli effetti dei cambiamenti climatici. Lo riporta la Bbc. Il fondo è stato al centro di due settimane di negoziati a Sharm el-Sheikh.
In serata era arrivato il commento del presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui un solo fondo per “perdite e danni” è “ampiamente insufficiente” per far fronte alle sfide climatiche. “L’idea di un fondo unico è nel peggiore dei casi inappropriata, nel migliore dei casi ampiamente insufficiente“, ha detto Macron in conferenza stampa. Poco prima, alla conferenza sul clima di Sharm el-Sheikh, era stato raggiunto un accordo sulla creazione di un fondo specifico dedicato ai danni climatici subiti dai Paesi poveri. Ma evidentemente nella notte è saltato nuovamente tutto.