Gli Stati Uniti sono “felici di unirsi ai paesi vulnerabili in uno dei maggiori risultati qui a Sharm, la decisione di istituire strumenti di finanziamento per le perdite e i danni, incluso un fondo come parte di quello che molti chiamano un ‘mosaico’ di risposte“. E’ quanto dichiarato in una nota dall’inviato speciale per clima Usa John Kerry. Kerry, che non ha partecipato in presenza perché positivo al Covid, ha spiegato che gli obiettivi degli Stati Uniti dopo Sharm sono quelli di “continuare a far pressione sulle principali economie perché allineino i loro obiettivi al 2030 con quello di 1,5 gradi“; “far evolvere le banche multilaterali di sviluppo verso il 21/o secolo“, per “sbloccare centinaia di miliardi dollari“; “lavorare con gli Emirati Arabi Uniti, che ospiteranno la Cop28, per garantire che il primo Bilancio globale dell’Accordo di Parigi (previsto per l’anno prossimo alla conferenza a Dubai, ndr.) produca un risultato significativo“.
Kerry ha aggiunto di “essere felice di aver avuto discussioni sul clima con la Cina qui a Sharm, dopo l’incontro dei presidenti Biden e Xi a Bali. A causa del tempo compresso per i nostri negoziati, sfortunatamente siamo stati in grado di fare solo progressi limitati qui a Sharm, ma torneremo al tavolo, per perseguire i nostri reciproci impegni presi nella Dichiarazione congiunta di Glasgow“