Covid, Spallanzani: “5 giorni di isolamento per gli asintomatici”

Per Vaia, direttore dello Spallanzani, non siamo più nella fase degli obblighi contro il Covid ma siamo in quella della responsabilità dei cittadini
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Cinque giorni di isolamento per gli asintomatici e cinque giorni anche per chi ha sintomi lievi se non si ha la febbre. Da tenere sempre presente, però, la necessità di usare la mascherina se non ci si è negativizzati nei giorni successivi. E’ questo il parere fornito all’Istituto Spallanzani sal Ministero della Sanità per le nuove regole sull’isolamento per i positivi al Covid. “Il virus è meno patogeno, è la fase di responsabilizzazione dei cittadini non degli obblighi: la sanità protegga le popolazioni locali e sia attenta a pandemie odierne e future“, ha dichiarato il direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia.

Le nostre proposte sull’isolamento dei positivi al Covid asintomatici o con sintomi lievi le ritengo di buon senso ed equilibrate, sono il frutto della lettura epidemiologica di quel che sta avvenendo in Italia e nel mondo e cioè un virus indubitabilmente meno patogeno e completamente diverso da quello che tanti lutti ha determinato nel mondo“. E’ quanto precisato da Vaia sul parere dell’Istituto sulle nuove regole dell’isolamento dei positivi.

Oggi siamo nella fase di responsabilizzazione dei cittadini e non degli obblighi – dice –Voglio ribadire che non possiamo più non volgere lo sguardo oltre il nostro cortile per una politica di sanità pubblica che sia in grado di proteggere sicuramente le popolazioni locali, ma con lo sguardo sempre più attento alla diffusione mondiale delle pandemie odierne e future. Il mondo va difeso nella sua globalità nell’interesse di tutti“. Vaia ringrazia “a nome della comunità Spallanzani la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro della Salute Orazio Schillaci per l’alta considerazione che hanno del nostro lavoro. L’istituto che dirigo – ricorda Vaia – è al servizio dei cittadini e delle Istituzioni, non faremo mai mancare, come sempre, il nostro apporto e sentirci da subito chiamati a dare il nostro contributo ci rafforza e ci sprona a fare sempre di più e meglio“.

Il problema del reintegro dei medici no vax è superato

Il problema “del reintegro dei medici no vax è superato. Erano pochi e concordo con il ministro della Salute, Orazio Schillaci, che lo ha deideologizzato. Allo Spallanzani non ce ne sono, ma se ne avessi avuti non avrei potuto metterli nel circuito assistenziale con fragili e immunodepressi“. Lo ha dichiarato Vaia in un’intervista al Corriere della Sera. Ora il punto “non è il vaccino, ma la legge – spiega – Una persona non deve essere sanzionata perché non si è vaccinata, ma perché non ha rispettato la legge“.

Venendo agli altri temi legati al covid, Vaia che vive “sotto tutela da parte delle forze dell’ordine” dopo essere stato “sommerso di minacce” da parte dei no vax, ritiene che “per gli asintomatici l’isolamento possa durare 5 giorni dalla positività, senza bisogno di ulteriore test negativo. Chi ha sintomi lievi, riteniamo che possa interromperlo a 5 giorni dalla comparsa dei sintomi, se senza febbre da 24 ore. In questa fase, dove ci sarà anche l’influenza stagionale, sarebbe prudente nei 5 giorni successivi, se non si ha un test negativo, usare una mascherina, in caso di contatto con persone fragili“.

Il Covid “continuerà a circolare con varianti e sottovarianti, come è accaduto per tutti i virus che hanno scatenato pandemie. E non lo chiamerei più Sars-CoV-2, ma Sars-CoV-22: è molto diverso da quello iniziale, più contagioso ma meno patogeno salvo per persone anziane e fragili“. Si è raggiunta “una grande immunità ibrida, tra vaccinati e guariti. La maggior parte delle persone è protetta da malattia grave, ospedalizzazione e morte. E anche se ci saranno oscillazioni, non le temo. Le Regioni però “devono attivare la sorveglianza sulle varianti, potenziare la medicina del territorio e garantire l’accesso ai farmaci: monoclonali e antivirali funzionano, se dati precocemente“. Inoltre bisogna “spingere sulla quarta dose di vaccino per anziani e fragili“.

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