Frana Casamicciola, l’ex sindaco: “valutare la delocalizzazione delle case”

“Serve valutare seriamente di destinare quella zona di Casamicciola ad altro, magari a parco naturalistico: basta tragedie”, dice l’ex sindaco Vincenzo D’Ambrosio dopo la frana di oggi
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Vincenzo D’Ambrosio, pediatra e già sindaco di Casamicciola, ha parlato con l’agenzia Dire della frana che oggi ha colpito il comune sull’isola di Ischia, facendo morti, dispersi, sfollati e tanti danni. D’Ambrosio ha già vissuto una tragedia simile quando era sindaco: il 10 novembre del 2009, un’altra frana, a causa di un altro nubifragio, provocò la morte di Anna De Felice, 15 anni, e una ventina di feriti, di cui due in gravi condizioni. L’alluvione e la frana di oggi fanno rivivere a D’Ambrosio quelle terribili circostanze. 

L’ex sindaco esprime anche l’angoscia che ha provato quando tra i dispersi del disastro di oggi c’era anche un neonato. “Ho avuto tanta angoscia per il neonato dato per disperso, è un mio paziente che ho visitato qualche giorno fa. Ho quindi provato sollievo nel sapere che con la sua mamma ed il suo papà sono stati ritrovati e che sono ora ricoverati in osservazione all’ospedale Rizzoli a Lacco Ameno. Conoscevo la casa dove abitava il piccolo – aggiunge D’Ambrosio – perché ci sono stato per le visite domiciliari: è la stessa casa dove visitavo la madre del bambino, oggi trentenne, quando era piccola. Non è quindi una casa costruita di recente“. 

Terremoti e alluvioni a Casamicciola 

Dall’inizio del secolo scorso, a Casamicciola si contano tre alluvioni: la prima nel 1910, quella del 2009 e quella di oggi. Senza dimenticare che si tratta della stessa zona colpita dal terremoto del 2007 e dal sisma distruttivo del 1883. “La natura ci vuole dire qualcosa. Occorre fare una seria disamina sull’abitabilità di quei luoghi, considerando il ruolo che in vicende come questa ha anche la costruzione impropria di abitazioni lungo quegli alvei naturali che, da sempre, trascinano l’acqua dalla montagna a mare. Serve coraggio e valutare seriamente di destinare quella zona di Casamicciola ad altro, magari a parco naturalistico, delocalizzando le abitazioni in posti più sicuri. Basta tragedie che disperano e fanno piangere: i cittadini, ricevute le doverose garanzie, lo capirebbero“, conclude D’Ambrosio. 

 

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