di Alessandro Martelli (esperto di sistemi antisismici, già direttore ENEA) – Ieri, all’inizio del pomeriggio, avevo la TV accesa, e stavo ascoltando e vedendo i commenti dei vari politici su quanto è accaduto ad ISCHIA. “Una tragedia annunciata“, recitava il commentatore televisivo.
Certamente, ma perché, allora, non si è fatto nulla per PREVENIRE la frana, ricordandosi che simili eventi erano già avvenuti ad Ischia, in passato? Perché, poi, si è fatto assai poco ed assai poco si sta facendo per EVITARE le tante vittime che, purtroppo, il prossimo TERREMOTO violento inevitabilmente causerà, da qualche parte in Italia?
Sono stufo di parlare al vento! Sono stufo di sentire le dichiarazioni di solidarietà dei politici, DOPO che una tragedia, ora come quella di Ischia, evitabile, è avvenuta!
Inoltre, i nostri Ministri, visto che si riferiscono a nostri (e loro) connazionali, prima di “sparare” dati sul numero delle vittime causate da una tragedia come quella accaduta ieri ad Ischia (per mancanza di prevenzione), dovrebbero quantomeno informarsi adeguatamente e “mettersi d’accordo”.
Secondo quanto comunicato dall’ANSA ieri verso le 14:00, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini avrebbe dichiarato allora che le vittime accertate erano 8, mentre il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sarebbe stato molto più cauto, parlando solo di dispersi. In effetti, almeno a quell’ora, ieri risultavano 1 sola vittima accertata e 12 dispersi.
Di questi ultimi (secondo le informazioni fornite da Il Sole 24 Ore), ieri, verso le 17:00, fortunatamente, 8 sono risultati ritrovati.
È troppo chiedere maggiore serietà e rispetto, almeno da parte dei nostri Ministri?