C’è preoccupazione in Francia per la stabilità degli approvvigionamenti energetici in vista dell’inverno: come tutti gli altri governi europei, anche quello francese sta studiando bene la situazione con l’obiettivo di evitare blackout e razionamenti energetici che manderebbero il Paese nel caos. Le sanzioni alla Russia e la delicata situazione geopolitica internazionale hanno sconvolto gli equilibri di forniture delle materie prime e adesso l’Europa è in seria difficoltà rispetto alla disponibilità dell’energia, e nella migliore delle ipotesi sui suoi costi di consumo.
Le condizioni meteorologiche hanno contribuito a non aggravare la situazione: il caldo anomalo di ottobre ha consentito di limitare i consumi almeno per i riscaldamenti, come possiamo vedere dall’apposito grafico che evidenzia una netta riduzione di consumi energetici rispetto agli anni precedenti:
Ma adesso arriverà l’inverno e saranno mesi difficili. La Francia ha l’energia nucleare, ma non è sufficiente a tutto il fabbisogno nazionale: nel 2021 ha fornito il 68% di tutta l’energia necessaria al Paese, e adesso il gestore della rete di trasmissione prevede a gennaio una ulteriore riduzione (-3/4 GW) nella disponibilità del parco di generazione elettrica da nucleare: