Secondo il fisico Giorgio Parisi la società di oggi, o almeno una sua parte importante, non si fida della scienza, nonostante la nostra dipendenza sempre maggiore dalla tecnologia avanzata: è quanto ha affermato oggi il Premio Nobel 2021 per la Fisica, in occasione del conferimento della laurea Honoris Causa in Scienza e Tecnologia dei materiali da parte dell’Università di Roma Tor Vergata. “La profonda integrazione tra scienza e tecnologia potrebbe suggerire che la scienza ha un futuro brillante nella società ma oggi sembra essere vero il contrario: ci sono forti tendenze antiscientifiche, il prestigio della scienza e la fiducia che è stata riposta in essa stanno rapidamente diminuendo, le pratiche astrologiche, omeopatiche e antiscientifiche si stanno diffondendo ampiamente, insieme al vorace consumismo tecnologico,” ha affermato Parisi, che è stato professore ordinario di Fisica Teorica presso l’Università dal 1981 al 1992.
Il premio Nobel si è soffermato anche sulle possibili cause di questo fenomeno: “Questa sfiducia di massa nella scienza può anche essere dovuta a una certa arroganza degli scienziati che presentano la scienza come saggezza assoluta anche quando non è così. A volte i cattivi divulgatori presentano i risultati scientifici quasi come una stregoneria superiore, comprensibile solo a pochi eletti“.
“Stiamo affrontando un periodo di pessimismo sul futuro originato da crisi di diversa natura: economia, riscaldamento globale, esaurimento delle risorse e inquinamento. Mentre un tempo si pensava che il futuro sarebbe stato inevitabilmente migliore del presente, si è erosa la fede nel progresso. Molti temono che le generazioni future staranno peggio di quelle attuali. E così come la scienza ha ricevuto il merito del progresso, ora riceve la colpa del suo declino,” ha affermato Parisi.
Il fisico si è anche soffermato sulla lotta al cambiamento climatico: “Bloccare con successo la crisi climatica avrà un costo colossale, con cambiamenti che influiranno sulla vita di tutti“. “La politica deve garantire che questi costi siano accettati da tutti: coloro che hanno utilizzato più risorse devono contribuire di più e i costi devono essere distribuiti in modo giusto ed equo tra tutti i Paesi“.
“Per affrontare in maniera adeguata il cambiamento climatico non solo servono interventi decisivi per fermare l’emissione di gas serra, ma abbiamo anche bisogno di investimenti scientifici“. “Non dobbiamo solo salvarci dall’effetto serra, ma dobbiamo evitare di cadere nella terribile trappola dell’esaurimento delle risorse naturali“. “È difficile mettersi d’accordo in un mondo minacciato dall’incubo delle guerre, ma dobbiamo cercare di costruire legami e ponti tra persone di paesi diversi e sottolineare ciò che unisce tutti gli esseri umani al di là del nazionalismo. La Scienza si presta molto bene a questo compito e l’ha già fatto in passato: l’Europa, ad esempio, è una creazione culturale fatta da scienziati, filosofi e umanisti,” ha sottolineato Parisi.