Il vulcano Mauna Loa, alle Hawaii, il vulcano attivo più grande del mondo, si è risvegliato domenica 27 novembre emettendo lava e cenere per la prima volta dal 1984.
Gli esperti del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) stanno monitorando la nube di anidride solforosa (SO₂) emessa durante l’eruzione. Le previsioni, basate su osservazioni satellitari, mostrano che la nube si sta spostando verso Sud/Est sull’Oceano Pacifico e verso il Nord America, con dissolvimento nell’arco di 3-4 giorni.
Le prime osservazioni sono state acquisite dal Global Ozone Monitoring Experiment-2 (GOME-2) di EUMETSAT e da Sentinel-5p TROPOMI di Copernicus il 28 novembre.
“Le nostre osservazioni possono essere usate per stimare la portata e il movimento delle nubi vulcaniche e il possibile impatto sulla composizione atmosferica. Nel caso di Mauna Loa probabilmente si tratta di un impatto molto basso. La maggior parte della SO₂ è salita molto in alto nell’atmosfera, tanto da sembrare una leggera foschia in cielo,” ha spiegato Mark Parrington, Senior Scientist del CAMS.
Il vulcano Mauna Loa
Mauna Loa è uno dei cinque vulcani che insieme compongono la Big Island delle Hawaii, che è l’isola più meridionale dell’arcipelago hawaiano. Non è il più alto (il titolo va a Mauna Kea) ma è il più grande e costituisce circa la metà della massa terrestre dell’isola. Si trova immediatamente a Nord del vulcano Kilauea, noto per un’eruzione del 2018 che ha distrutto 700 case e ha generato fiumi di lava che hanno raggiunto fattorie e oceano. Mauna Loa ha eruttato l’ultima volta 38 anni fa.
Il volume di Mauna Loa è stimato in almeno 75mila km quadrati, rendendolo il vulcano più grande al mondo se misurato dal fondo dell’oceano alla sua sommità.